Qual è l'impatto ambientale delle attività umane sugli ecosistemi marini?

Ernesto Greco
2025-06-20 02:35:24
Numero di risposte: 3
Gli ecosistemi marini sono costantemente soggetti a fattori antropogenici e ambientali che possono causarne il cambiamento. Dalla pesca all’inquinamento, ai cambiamenti climatici e le invasioni di specie alloctone, questi fattori esistono sin dalla preistoria ma non si sa molto sul loro impatto cumulativo. BIOWEB ha scoperto che gli impatti cumulativi sugli ecosistemi marini sono essenziali per spiegare le dinamiche passate e attuali dei cambiamenti osservati nelle risorse marine. In generale gli ecosistemi marini oggi hanno meno organismi grandi come i mammiferi marini, i grandi pesci e gli squali e più pesci piccoli e invertebrati come piccoli crostacei e celenterati pelagici come le meduse. Questi cambiamenti hanno impatti significativi e rendono gli ecosistemi marini più variabili, meno resistenti ai cambiamenti e più propensi a cambiamenti imprevedibili. La pesca ha un grande impatto sulle risorse marine in tutto il mondo, ma il suo impatto è particolarmente marcato in zone con una gestione delle risorse carente, come nel Mar Mediterraneo. La perdita dell’habitat e i cambiamenti delle zone costiere possono disturbare gli ecosistemi marini e continueranno a crescere secondo i risultati del progetto. Hanno già una grande influenza su alcune specie e zone, dove le temperature del mare e i livelli di acidità sono aumentati.

Cassiopea Sartori
2025-06-07 21:52:48
Numero di risposte: 5
Gli ambienti ed ecosistemi marini sono esposti all’impatto di numerosi fattori di rischio, di diversa origine, che agiscono a diverse scale spazio-temporali.
Ne fanno parte il riscaldamento e l’acidificazione del mare, gli eventi meteomarini estremi, l’inquinamento, il traffico marittimo, lo sfruttamento delle risorse biotiche e abiotiche, i fenomeni di eutrofizzazione, la presenza di specie invasive.
L’attività si sviluppa tramite lo studio dei processi geologici, oceanografici e biologici che possono costituire rischi e pericoli per l’ambiente e per l’uomo, sia i rischi che le attività umane possono produrre.
ISMAR si occupa dello studio dei meccanismi di dispersione degli inquinati in ambiente marino e del rischio connesso alla salute degli ecosistemi e dell’uomo.
Per raggiungere questi obbiettivi sono fondamentali approfondimenti su differenti tipi di ambienti, la definizione di una strategia volta alla parametrizzazione del rischio ed alla definizione di strategie di mitigazione che dinamicamente si adattino al cambiamento globale in atto.

Danilo Gentile
2025-05-30 15:17:52
Numero di risposte: 3
Il cambiamento climatico e l’acidificazione degli oceani amplificano l’impatto di altre minacce riconducibili all’attività umana, come la pesca eccessiva e la distruzione degli habitat marini.
Ciò potrebbe segnare la fine di almeno il 25 % della biodiversità nel mare, ma anche la perdita delle possibilità di pesca e conseguenze significative su molti settori produttivi, come il turismo.
La pesca non sostenibile è una delle principali minacce per la vita marina e colpisce interi ecosistemi.
Lavoriamo inoltre per ridurre l’inquinamento da plastica e da altre sostanze in mare.
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