Come si naviga con mare mosso?

Joseph Sala
2025-08-18 18:11:49
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: 12
Navigare con mare di prua è necessario accelerare con estrema gradualità in modo da non impattare con durezza contro le onde e arrivare su di esse accelerando appena la cresta è scavalcata e si è sulla fase discendente, ovvero sul dorso dell’onda.
Questo significa avanzare con un movimento a zig-zag virando di mascone nella zona franca del cavo senza farsi travolgere dalla cresta.
Navigare con mare al traverso se le onde del mare sono arrotondate possiamo stare un po’ più tranquilli rispetto al mare più duro, ma non dobbiamo farci sorprendere da qualche frangente.
Se siamo in zone con frangenti continui è meglio cercare a vista i varchi in cui le onde frangono meno di frequente e navigare con numerosi accostate all’orza mantenendosi sulle zone di schiuma che i frangenti già passati mantengono dietro.
Navigare con mare di poppa il mare di poppa inganna: sembra l’andatura più confortevole e in realtà si tratta della più pericolosa di tutte poiché in questa condizione di mare non si percepiscono la velocità e la forza dei frangenti
L’onda, col suo moto rotatorio, fa sì che la velocità della poppa diventa maggiore di quella della prua.
Questo è ciò che accade a tre battelli su quattro: graduare la velocità tenendosi sul dorso dell’onda senza scavalcare la cresta è complesso e questa navigazione necessiterebbe di allenamento in condizioni di mare calmo, per sentirsi poi più pronti ad affrontare il mare di poppa.

Michela Martinelli
2025-08-18 18:07:57
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: 6
Abbassare i flap per tenere la barca parallela all’acqua è fondamentale, ma attenti a non esagerare, perché rischiereste di infilare la prua nelle onde. La regola è quindi una: aumentare l’inclinazione dei flap. Quindi, con moto ondoso contrario alla propria rotta è meglio tenere i flap bassi poiché la massa d’acqua contenuta nell’onda, quando scorre sotto la carena, tende inizialmente a fare alzare la prua.
Dopo aver superato una cresta, infatti, la prora ricade nel cavo dell’onda. È meglio dunque usare i flap per tenere il “muso” basso e diminuire così l’impatto della carena.
Nel caso di motori fuoribordo, ci si aiuta anche utilizzando il trim. Va mantenuto nella posizione più bassa possibile, in modo tale che la spinta dell’elica sia orizzontale e mantenga lo scafo parallelo alla superficie dell’acqua.
Solitamente le barche veloci hanno un baricentro spostato verso poppa e tendono quindi, con mare mosso di prua, a sbattere frequentemente.
Per migliorare il comfort potete aumentare un po’ la velocità di crociera, perché in questo modo la maggiore spinta delle eliche “stende” lo scafo sull’acqua, consentendogli in questo modo di mantenere un assetto più costante e parallelo alla superficie del mare.
Accelerare a decelerare di continuo diventa fondamentale per il passaggio sulle onde.
Se infatti non si dispone di un mezzo adatto, si rischia di compromettere la sicurezza dei passeggeri e l’affidabilità della barca.
Con le imbarcazioni un po’ più pesanti conviene invece regolare l’andatura sul minimo di planata, evitando di lasciare che la barca entri in dislocamento, ma al tempo stesso rinunciando ad andature più veloci che rischierebbero di creare uno stress eccessivo alle strutture.

Kayla Amato
2025-08-18 17:23:07
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: 7
Il trim è un pistone idraulico che permette di migliorare la posizione del motore fuoribordo o del piede poppiero nel caso di motore entrofuoribordo.
Andando a modificare l’inclinazione dell’asse dell’elica, infatti, è possibile variare in modo concreto l’assetto della barca.
Anche quando si parla di flap si fa riferimento a delle componenti mobili che possono andare a modificare l’assetto della barca.
L’obiettivo, a latere del cambio rotta per fronteggiare al meglio il moto ondoso, è quello tenere la barca parallela all’acqua, senza però andare a esagerare: non vogliamo infatti infilare la prua nelle onde.
Il primo e fondamentale consiglio è certamente quello di aumentare l’inclinazione dei flap.
Il motivo è semplice, in quanto con mare mosso, nel momento in cui l’onda scorre sotto la carena, la prua tende ad alzarsi, per poi riabbassarsi velocemente verso il cavo dell’onda.
Inclinando i flap, invece, si tende a tenere la prora più bassa, riducendo la sua escursione e facendo lavorare a pieno la carena, che fenderà l’onda in maniera morbida evitando che l’onda stessa vada a “picchiare” al centro della carena.
Con le onde in prua il trim deve essere abbassato il più possibile, con l’elica che così andrà a portare la carena parallela all’acqua, andando quindi a raddoppiare quanto fatto eventualmente con i flap.
Il trucco è quindi quello di regolare andatura e trim (se presente) e flap (se presenti) di onda in onda, fino a trovare la situazione ottimale.
Trova la giusta regolazione di trim e flap, nonché inquadrare la giusta andatura, in questi casi non è per nulla semplice, avendo tra l’altro a che fare anche con un’eventuale cavitazione dell’elica a intermittenza.
I flap, in ogni modo, devono essere alzati del tutto, per abbassare la poppa e incrementare le performance del timone.
Ma con mare realmente mosso non si può pensare a un’impostazione statica: sarà invece necessario andare a regolare di volta in volta trim e flap in modo da trovare l’equilibrio giusto in base alla ripidità dell’onda, così da non avere un beccheggio eccessivo.
Laddove possibile, peraltro, sarebbe sempre bene avere le onde al giardinetto (la porzione compresa tra poppa e traverso), e non brutalmente sullo specchio di poppa, per ridurre l’impatto sulla barca: l’unica soluzione sarebbe quindi quella di procedere a zig-zag.

Rosolino Moretti
2025-08-18 17:14:48
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: 12
Per navigare con mare mosso è consigliabile essere preparati a possibili disagi. Se per una persona di età media, navigare in condizioni meteorologiche non ottimali può essere un fastidio sopportabile, per le categorie fragili, gli anziani e i bambini piccoli i disagi saranno certamente maggiori. Una volta controllate le previsioni del tempo, se il viaggio è previsto in un periodo di mare agitato, è utile essere preparati a possibili disagi. È consigliabile evitare pasti pesanti prima della partenza, specialmente per i bambini e gli anziani. In caso di necessità, è possibile utilizzare rimedi contro il mal di mare, come i cerotti o i farmaci prescritti dal medico. Durante il viaggio, è meglio stare in aree chiuse e protette, lontano dalle zone più esposte alle onde. Il mare mosso può causare movimenti improvvisi della nave, quindi è importante tenersi ben saldi e stare seduti o sdraiati, soprattutto per le persone più fragile. Indossare abiti caldi e a strati è fondamentale per proteggersi dal freddo. Non dimenticare di portare con sé una giacca impermeabile in caso di spruzzi d’acqua, soprattutto sui ponti esterni. Se il mare è particolarmente agitato, informati sulla possibilità di modificare la prenotazione senza costi aggiuntivi. Se il traghetto offre posti assegnati, opta per un posto centrale e il più possibile vicino al livello dell’acqua, dove il movimento della nave è meno percepibile. Evita le estremità e i ponti superiori, dove l’oscillazione è più forte. In caso di mare molto mosso, l’equipaggio potrebbe fornire istruzioni specifiche per garantire la sicurezza dei passeggeri. Ascolta sempre gli annunci e segui le indicazioni per evitare situazioni di pericolo. Inoltre, tieni d’occhio le uscite di emergenza e assicurati di sapere dove trovare giubbotti di salvataggio e altri dispositivi di sicurezza.

Rodolfo Rossi
2025-08-18 14:41:09
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: 6
La preparazione è la chiave per affrontare il mare mosso con successo.
Ecco alcuni passaggi importanti da seguire:
Verifica le previsioni meteorologiche:
Prima di partire, controlla le previsioni del tempo.
Evita di uscire in mare in caso di avvisi di tempesta o venti troppo forti.
Scelta del percorso:
Scegli un percorso che ti consenta di evitare le zone più esposte alle onde.
Studia le carte nautiche e pianifica il tuo itinerario con attenzione.
Navigare in mare mosso richiede una tecnica adeguata:
Velocità ridotta:
Riduci la velocità del gommone per evitare salti eccessivi sulle onde.
Una velocità moderata aiuta a mantenere il controllo.
Mantenere il baricentro basso:
Distribuisci il peso a bordo in modo uniforme per mantenere il baricentro basso, migliorando la stabilità.
Manovre di sicurezza:
Impara a effettuare manovre di emergenza, come la virata in mare aperto, nel caso in cui ti trovi in una situazione critica.
Durante la navigazione, resta sempre attento alle condizioni del mare:
Osservazione delle onde:
Osserva costantemente le onde e cerca segni di cambiamenti improvvisi nelle condizioni del mare.
Manutenzione del controllo:
Mantieni un controllo costante del timone e delle velocità.
Modifica il tuo percorso se necessario per evitare onde troppo alte o troppo forti.
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