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Quali erano i principali concorrenti degli Etruschi per il controllo delle rotte commerciali nel Mar Mediterraneo occidentale?

Simona Palumbo
Simona Palumbo
2025-08-25 00:13:40
Numero di risposte : 8
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Gli etruschi erano riconosciuti da tutti i popoli come degli abili navigatori, infatti nel 1600 a.C. il mare dell’Italia occidentale fu chiamato Tirreno, ossia il nome greco degli etruschi. Commerciavano non solo con i popoli vicini ma anche con quelli più lontani. Infatti, ottennero il controllo delle rotte del mediterraneo e il commercio con Fenici e Cartaginesi. Tra le tante attività in cui gli etruschi erano molto abili e che rese ricca l’economia etrusca, c’è sicuramente quella degli scambi commerciali, i quali avvenivano perlopiù con i popoli della Sardegna, Sicilia, coste africane, Francia, Spagna e Grecia.
Timothy Esposito
Timothy Esposito
2025-08-15 02:17:40
Numero di risposte : 8
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I Focei, lasciata la loro madrepatria sulla costa della Ionia intorno al 600 a.C., fondano la colonia di Marsiglia sulle coste meridionali dell’odierna Francia, allo scopo di avviare proficui contatti commerciali con le popolazioni galliche dell’entroterra, allarmando Etruschi e Cartaginesi interessati a quegli stessi mercati. Intorno al 565 a.C., consolidata la loro posizione, i Focei scelgono di stanziarsi ad Alalia in Corsica, così da creare ostacoli ulteriori ai traffici commerciali etruschi e cartaginesi ed effettuare scorrerie. La provocazione non venne tollerata a lungo, Etruschi e Cartaginesi alleati tra loro reagirono e si arrivò allo scontro. Quanto ai vincitori, i Cartaginesi ribadirono il loro controllo sulle coste della Sardegna, mentre gli Etruschi s’impadronirono di quelle della Corsica confermando il loro controllo sul mar Tirreno, che ancora oggi prende il nome dal termine Tirreni col quale i Greci chiamavano gli Etruschi. Vi furono coinvolti i Focei, gli Etruschi e i Cartaginesi ed ebbe ripercussioni significative in Magna Grecia.
Nayade Palumbo
Nayade Palumbo
2025-08-14 23:28:55
Numero di risposte : 13
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Il secondo capitolo evidenzia l’importanza del rapporto degli Etruschi con il mare, le rotte commerciali arcaiche ed i conflitti che si svilupparono per il controllo del Tirreno. La natura del commercio arcaico si estrinsecò spesso nella “pirateria”. I principali porti etruschi pertinenti a Tarquinia, Vulci, Populonia, Spina, Cerveteri. Il lavoro analizza le attuali conoscenze sul commercio e la navigazione arcaica nel Mediterraneo antico e si sofferma in particolare sul ruolo degli Etruschi e della località di uno dei porti di Cerveteri, Pyrgi. Il primo capitolo contiene una breve disgressione sulle civiltà coeve agli Etruschi per inquadrare al meglio il contesto storico, culturale e politico di riferimento. Alcuni cenni sugli aspetti principali della civiltà etrusca soffermandosi in particolare sul territorio pertinente a Pyrgi, sull’ager caeretanus, sulla città etrusca di Caere, sulla relativa topografia e viabilità.
Tolomeo Rizzo
Tolomeo Rizzo
2025-08-14 22:53:02
Numero di risposte : 11
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I Fenici, che abitavano nell’attuale Libano, e i Greci viaggiavano di frequente verso occidente, fino all’Italia meridionale e alle isole, alla ricerca di risorse agricole e metalliche. I Greci li chiamavano “Tirreni” e con quel nome ancora oggi conosciamo quel tratto di mare che era sotto il loro controllo. I rapporti commerciali fra gli Etruschi e i mercanti fenici e greci erano molto vivaci. Nelle tombe etrusche sono stati trovati moltissimi oggetti che ci fanno capire cosa commerciassero: olio, vino, vasi in ceramica, unguenti, spezie, metalli e preziosi oggetti di lusso provenienti dall’oriente, dall’Egitto e dalla Grecia, che gli aristocratici amavano esibire. Gli Etruschi esportavano il bucchero e il vino che veniva trasportato dentro le anfore, robusti contenitori che sono stati ritrovati anche nei relitti, sui fondali marini. Gli scambi avvenivano negli empori, centri situati sulla costa, dove i mercanti stranieri potevano sostare. Tra questi uno dei più importanti era Pyrgi, porto di Caere.