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Chi scrive il giornale di bordo?

Celeste Monti
Celeste Monti
2025-08-15 20:41:59
Numero di risposte : 6
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Il grande navigatore genovese nell’atto che si accingeva a salpare da Palos, per il suo viaggio nell’oceano ignoto, fece il proposito di “scrivere diligentissimamente” ogni cosa che avrebbe fatto e visto e gli sarebbe accaduta, annotando “la notte quanto succederà durante il giorno e il giorno quanto avverrà la notte”. Questa promessa, che fece ai Re Cattolici e a se stesso, egli mantenne scrupolosamente per tutti i suoi quattro viaggi di esplorazione e di scoperta, interrompendo il lavoro soltanto in occasioni straordinarie, quando cioè cadeva ammalato per le grandi fatiche e quando l’ingratitudine regia gli mise le catene ai piedi. Colombo conosceva male la lingua del paese a cui donò un Nuovo Mondo e spesso scriveva in modo arruffato e confuso, ignorando persino il valore preciso di molte parole castigliane. Il testo integrale del “Giornale” non è pervenuto fino a noi e ciò si spiega se si pensa che si trattava di documenti segreti, riservati alla conoscenza dei sovrani di Castiglia e Aragona e ai membri di quei supremi consigli, i quali dovevano tener gelosamente nascoste le indicazioni e le notizie marittime delle risorse dell’oceano. Per pura fortuna, una copia del “Giornale” fu posseduta per qualche tempo dal Padre Bartolomeo La Casas, il quale riassunse largamente la parte relativa al primo viaggio e riprodusse alla lettera i passi più importanti di esso.
Demian Gentile
Demian Gentile
2025-08-15 20:41:54
Numero di risposte : 10
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La sezione 240-2.07 della divisione 240) descrive il giornale di bordo come "un giornale di bordo che contiene elementi rilevanti per il controllo della navigazione e della sicurezza della nave". Un po' di storia... Per molto tempo, l'interesse principale nel tenere un giornale di bordo è stato quello di aiutare il calcolo dei tempi morti. Ricordate che c'è stato un tempo che chi ha meno di vent'anni non può conoscere in cui non avevamo il GPS a bordo... né in tasca La navigazione si basava sui rilevamenti costieri e astronomici, e in assenza di linee di costa o di stelle, il conto alla rovescia regnava sovrano. Così, bisognava seguire la sua navigazione con rigore, facendo un punto regolare sulla carta e consegnato nel giornale di bordo, al quale si aggiungevano gli eventi vissuti, a rischio di perdersi rapidamente. Al giorno d'oggi, puoi vedere la tua posizione e la tua rotta su una mappa elettronica semplicemente guardando il tuo schermo. In 20 anni, l'abbondanza di GPS ha reso purtroppo un po' obsoleta la rigorosa tenuta del giornale di bordo. Ma non dimentichiamo che questo diario di bordo rimane un testimone indispensabile della navigazione effettuata dall'equipaggio e dalla sua barca. Quindi, non esitiamo a riprendere questa vecchia abitudine e ad arricchirla con esperienze che rendono felice la crociera, come un momento condiviso con i delfini, un tramonto scintillante o un memorabile pollo alla basca.
Sibilla Ferrara
Sibilla Ferrara
2025-08-15 20:24:37
Numero di risposte : 10
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Direttore responsabile: Agnese Maria Fortuna Comitato di redazione: Agnese Maria Fortuna (direttore); Gianni Cioli (vicedirettore); Corso Maria Dominici; Paola Sangregorio; Irene Vagionakis (segretaria). al 1967, alla rivista hanno collaborato e reso tributi, personaggi come Luigi M. Personé / Giuseppe Prezzolini / Bruno Migliorini / Oreste Macrì / Giulio Carlo Argan Carlo Batocchi / Alessandro Parronchi / Luigi Pompilj / Enrico Terracini / Pietro Annigoni. Consulenti scientifici: Roberto Del Buffa; Stefano Dominici; Elena Giannarelli; Luciano Handjaras; Carlo Lapucci; Luca Mazzinghi; Carlo Nardi; Marinella Perroni; Silvia Puri; Bernardo Rapi; Vallori Rasini; Giacomo Scarpelli; Renato Stopani; Fabio Tonizzi.
Mariano Monti
Mariano Monti
2025-08-15 20:22:54
Numero di risposte : 13
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Ma la maggior parte degli skipper tuttavia tiene ancora un registro di altre osservazioni, a seconda delle preferenze personali. Compilare un giornale di bordo o loogbook, come lo definiscono gli anglosassoni, è importante su una barca a vela per registrare ogni tipo di informazione relativa all’imbarcazione, all’equipaggio e alla navigazione. Molti skipper trovano quello che gli piace e continuano ad acquistarlo per anni. Molti altri invece, non si trovano molto a proprio agio con campi e spazi preassemblati e cercano di personalizzare il più possibile il proprio diario di bordo creandolo ad hoc e stampandolo da soli. Per prima cosa, è bene progettare attentamente come saranno le pagine del proprio diario di bordo. Sono tutte note utili quando per esempio si torna in un porto una seconda volta, per assicurarsi che quello sia il posto migliore dove ancorare oppure per ritrovare quel bel ristorante. Può essere anche divertente registrare le nostre esperienze di viaggio.