Dove non possono volare gli aerei?

Giuliano Mancini
2025-08-13 08:07:22
Numero di risposte
: 12
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti può, altresì, vietare la navigazione aerea su tutto il territorio nazionale, per eccezionali motivi di interesse pubblico.
L’elenco delle zone proibite è disponibile sul sito internet dell’ENAV nella sezione dedicata all’AIP Italia.
La legge 6 dicembre 1991, n. 394 “Legge quadro sulle aree protette” all’art. 11 h) stabilisce che “è vietato il sorvolo di velivoli non autorizzati, salvo quanto definito dalle leggi sulla disciplina del volo”.
Premesso quanto sopra, Enac provvede a far pubblicare eventuali restrizioni di spazio aereo sulla base anche di valutazioni tecniche attinenti alle verifiche di eventuali interferenze, espresse da parte dei service provider nazionali, sia in AIP Italia che sulla piattaforma D-Flight.
Sono proibite al sorvolo quelle aree in corrispondenza dei Parchi il cui divieto è stato approvato dall’ENAC ed è quindi stato pubblicato sull’AIP Italia ENR 5.6.1-1 “Parchi naturali e zone soggette a protezione faunistica”.
La violazione del generico divieto previsto dalla norma non è sanzionabile in assenza della sopra precisata pubblicazione sull’AIP Italia.

Arduino De Angelis
2025-08-13 06:54:19
Numero di risposte
: 9
Gli aerei evitano di sorvolare regioni estremamente fredde, non solo a causa delle tempeste di neve o della maggiore probabilità di volare in flussi di vento che causano turbolenze. In Antartide si registrano temperature fino a -70ºC e il punto di congelamento del carburante per jet è di circa -47ºC. È vietato sorvolare Buckingham Palace a Londra, il Partenone in Grecia, l’edificio del Parlamento ungherese a Budapest o il numero 10 di Downing Street, la residenza del Primo Ministro britannico. L’organizzazione ha anche istituito alcune zone di interdizione al volo per motivi religiosi, come il Taj Mahal in India, il Monte del Tempio in Israele o la Mecca in Arabia Saudita, o per motivi ambientali, come Machu Picchu in Perù o la Canoas Wilderness Area in Minnesota. Il caso di Parigi è curioso, poiché la capitale francese non permette di volare al di sotto dei 2.000 metri. I visitatori dei parchi dei Disneyland negli Stati Uniti non vedono aerei in cielo dal 2003.

Simona Bianchi
2025-08-13 04:56:47
Numero di risposte
: 7
Una zona d'interdizione al volo è un territorio entro il quale vige il divieto di sorvolo. Tali zone vengono di solito dichiarate in un contesto di controllo militare degli spazi aerei per delimitare una zona demilitarizzata del cielo. La no-fly zone attiva sull'Iraq dal 1992 al 2003. La zona d'interdizione al volo era attiva anche nell'Iraq meridionale al fine di difendere la popolazione a maggioranza sciita, fortemente repressa dal regime iracheno. Durante la Guerra di Bosnia furono attive le risoluzioni 781 e la 816 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU che vietavano i sorvoli militari non autorizzati sulla Bosnia ed Erzegovina. La zona d'interdizione al volo istituita in Libia dal marzo 2011. La risoluzione 1973 voluta in seguito il 17 marzo 2011 a un mesto dall'inizio dalle sommosse popolari fortemente represse dal regime di Gheddafi, votata al Consiglio di sicurezza dell'ONU per ottenere il rispetto dei diritti umani è rimasta in vigore in tutto il territorio libico fino al 31 ottobre 2011, quando la missione NATO si è ufficialmente conclusa.

Miriam Orlando
2025-08-13 04:04:06
Numero di risposte
: 11
Gli Stati Uniti avevano emesso un divieto assoluto di volo, ma tutti gli altri sconsigliavano di atterrare o sorvolare il paese a livelli di volo più bassi. Anche lo Yemen rimane una zona di conflitto attivo e la stragrande maggioranza dello spazio aereo del paese, in base agli avvisi sui rischi dovrebbe essere evitata. In particolare, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania vietano agli aerei di sorvolare qualsiasi parte terrestre della Fir. Dal 2011 è in corso una guerra civile in Siria. Anche in tale paese il rischio per gli aerei civili è elevato. Lo spazio aereo siriano dovrebbe dunque essere completamente evitato, così come quello adiacente alla Fir di Damasco: Cipro, Turchia, Israele. Per gli operatori statunitensi, britannici e tedeschi vige un divieto assoluto di volo, e diversi altri paesi hanno emesso avvertimenti nello stesso senso. La Libia è funestata da una guerra civile ormai dal 2014. Nonostante nell’ottobre 2020 siano stati compiuti progressi con la formazione di un nuovo governo, il paese è rimasto scenario di scontri armati tra vari gruppi di milizie rivali e il rischio per gli aerei civili è elevato. Un divieto totale di volo vige per gli operatori statunitensi e britannici. Da quando le forze forze statunitensi e alleate vi si sono ritirate nell’agosto 2021, quello dell’Afghanistan è considerato uno spazio aereo non controllato, motivo per il quale il traffico in sorvolo dovrebbe instradarsi attorno al paese. Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, il paese ha chiuso il suo intero spazio aereo al traffico civile. Anche Russia, Bielorussia e Moldavia hanno chiuso ampie sezioni del proprio spazio aereo vicino ai confini Fir con il paese di Zelensky. Tutti i principali paesi che emettono regolarmente avvisi sullo spazio aereo hanno peraltro da allora emesso divieti totali di volo per l’Ucraina: esiste infatti un grande rischio derivante dall’attività militare a tutti i livelli.
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