Chi era il portolano?
Manuela Galli
2025-09-12 03:57:52
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: 11
Il portolano è innanzitutto e in un certo senso il progenitore delle moderne carte nautiche, che cominciarono ad avere una certa precisione e diffusione solo nel 1700.
Stando alla tradizione, furono gli arabi a disegnare le prime carte del Mediterraneo, dalle quali derivarono poi, nel XIII secolo, i portolani che fornivano le rotte più convenienti per andare da un porto all'altro, avvalendosi anche dell'ausilio della bussola.
E accertato che furono i genovesi a compilare, verso la fine del Duecento e l'inizio dei Trecento, i primi portolani, ricchi di dati sulla natura dei fondali, sulle correnti marine, sugli scogli, sui « corridoi» più convenienti per entrare nei diversi porti allora conosciuti dei Mediterraneo.
Alla seconda divisione fu assegnato il compito della compilazione e tenuta al corrente dei portolani, dei libri dei fari e segnalamenti marittimi, degli altri documenti nautici e della pubblicazione degli avvisi ai naviganti, contenenti le notizie indispensabili riguardanti: variazioni nell' illuminazione delle coste, nei fondali, nella topografia costiera (specie nei porti per nuovi lavori); scoperta di nuovi scogli e banchi; rintracciamento di scafi affondati e pericoli in genere.
Il portolano è Libro di carte marine e di varie notizie necessarie ai piloti o in genere a chi naviga.
La parola discende dal latino medioevale, portulanus, pilota.
Descrizione sistematica dei porti e delle coste, con tutte le caratteristiche nautiche, idrografiche, meteorologiche, economiche, etc. etc. di una determinata regione.
Attualmente essi consistono in una pubblicazione molto completa e aggiornata, corredata di fotografie e disegni, complemento indispensabile delle carte nautiche.
Felice Coppola
2025-08-30 19:01:48
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: 7
Anticamente, nell’Italia meridionale, funzionario dei porti che soprintendeva ai traffici e alle dogane
DERIVATI
Portolano, s. m.
Manuale di navigazione fra i porti di una regione, corredato di note dettagliate sulla geografia e il clima;
dal latino medievale portulanus, derivato di portus ‘porto’.
Mietta Valentini
2025-08-30 16:16:24
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: 10
Il portolano rappresenta uno degli strumenti più noti e diffusi nel settore nautico.
Si tratta infatti di un vero e proprio manuale nel quale sono riportati tutti i riferimenti utili alla navigazione costiera e in mare aperto.
Con questo nome, che deriva dal latino "portus" (porto), i manuali per la navigazione costiera compaiono per la prima volta nel Medioevo come evoluzione del "periplo" di epoca classica.
Prima di allora, ci si affidava a resoconti di viaggi precedenti, a scritti che descrivevano le coste oppure a cronache di battaglie e di altri fatti storici.
L'esperienza diretta, in questo contesto, aveva quindi un ruolo fondamentale.
Il portolano assunse i caratteri di un documento nautico e la sua realizzazione divenne appannaggio degli istituti cartografici ufficiali, prerogativa che ha conservato fino ai nostri giorni.
Radio Marini
2025-08-30 15:37:43
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: 11
Nell’Italia meridionale sotto il dominio degli Svevi, Angioini e Aragonesi, e poi nel Regno delle Due Sicilie, guardiano dei porti incaricato di sovrintendere al traffico delle merci e all’applicazione dei dazi.
L’ufficio del p. era detto portolania, termine che indicava anche il dazio che doveva pagare chi occupava temporaneamente o stabilmente l’area comunale a scopo di commercio.
Nelle province napoletane, il p. era anche l’ufficiale preposto alla manutenzione delle strade, all’edilizia e alla distribuzione delle acque.
Manuale che descrive le caratteristiche nautiche, idrografiche, meteorologiche ecc. delle coste e dei porti di un determinato tratto di mare.
I p., noti dall’età greco-romana, sono aggiornati dagli uffici idrografici dei vari paesi: in Italia, dall’Istituto idrografico della Marina militare di Genova.
Ubaldo Giuliani
2025-08-30 15:25:47
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: 16
Il portolano rappresenta uno degli elaborati cartografici più specifici, in quanto contiene riferimenti limitati ad una fascia ristretta di territorio.
Fin dai suoi albori, il portolano ha avuto una funzione pratica più che conoscitiva: serve infatti a navigare in sicurezza in prossimità della costa, dove il territorio è soggetto a continui cambiamenti.
Per questo, la sua principale fonte di informazioni è da sempre l'osservazione diretta.
I primi portolani della storia fanno la loro comparsa nel Medioevo, ma hanno già dei precedenti illustri nell'antichità classica: i peripli greci e latini.
In un periodo che ancora manca di vere e proprie carte nautiche, i peripli, come successivamente i primi portolani, utilizzano gli apporti dell'esperienza diretta di viaggiatori e navigatori.
Oggi, la produzione dei portolani è affidata ad Enti cartografici ufficiali.
Ippolito Bruno
2025-08-30 14:30:01
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: 13
Il portolano era un documento nautico prodotto dagli Enti cartografici di Stato.
Le carte nautiche quattro-cinquecentesche erano fitte di corpose leggende descrittive di particolarità della costa, e di istruzioni per il navigante.
Per tutto il Seicento circolarono in Europa monumentali portolani-atlanti, prevalentemente di produzione olandese seppur copiati da altre nazioni marinare.
Il Portolano del Mare Adriatico di Giacomo Marieni viene considerato il primo portolano realizzato del Mare Adriatico e che andava a corredo della Carta di Cabotaggio del Mare Adriatico.
Comunque questo portolano verrà utilizzato per tutto il XIX° secolo anche dalla Marina Militare Italiana.
Le ultime 4 pp. contenenti le correzioni ed aggiunte pur essendo in continuità di numerazione, furono stampate nel 1837.
In fine sono indicati latitudine e longtudine di centinaia di luoghi costieri e isole.
Vengono quindi descritte le coste tra Venezia e Trieste, dell'Istria, Quarnaro, Dalmazia, Albania, Epiro.
La parte tra Venezia e il Porto di Primaro e sino ad Ancona, poi da Ancona al Gargano, le Tremiti, Pianosa e Pelagosa e sino a S. Maria di Leuca.
Solo con il Settecento il portolano si distinse definitivamente dalla carta nautica.