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Quando è obbligatorio lo skipper?

Umberto Caruso
Umberto Caruso
2025-05-29 17:20:02
Numero di risposte: 9
Se pensi che le tue competenze di navigazione non siano ancora sufficienti o vuoi semplicemente affidarti a uno skipper locale, puoi ingaggiare uno skipper professionista a una tariffa giornaliera e poi continuare in autonomia quando ti sentirai in grado. Alcune destinazioni, ad esempio i paesi del Mediterraneo, possono richiedere una certificazione autenticata da un organismo ufficiale e riconosciuto, come un International Certificate of Competence (ICC) o una qualifica equivalente. In questi casi, le autorità locali possono richiedere allo skipper di dimostrare la propria competenza in merito alla navigazione di una barca a vela bareboat. Lo skipper dovrà portare a bordo la sua patente nautica originale per poter condurre questo genere di barche a vela. Prima di prenotare, verifica di avere la certificazione richiesta dal paese in cui vuoi navigare. Se non hai la certificazione giusta per il noleggio di barche a vela bareboat nella destinazione che hai scelto, puoi sempre ingaggiare uno skipper e approfittare dei numerosi vantaggi offerti da questa opzione. Gli skipper conoscono perfettamente la destinazione e possono consigliarti i migliori ancoraggi e ristoranti del luogo in modo che tu possa godere appieno delle tue vacanze.
Gennaro Guerra
Gennaro Guerra
2025-05-29 16:04:14
Numero di risposte: 5
Per noleggiare uno Yacht a motore o una barca a vela, a secondo della zona, è obbligatorio che almeno una persona dell’equipaggio abbia una licenza valida come Skipper e la sufficiente esperienza di navigazione. In alcuni paesi anche un secondo membro dell’equipaggio deve avere esperienza di navigazione, anche se non necessariamente in possesso della patente nautica. Il locatario della barca farà anche rifornimento, cucina, e la pianificazione degli itinerari di viaggio in autonomia, sarà responsabile della tenuta dell'imbarcazione e all'imbarco dovrà rilasciare una cauzione a garanzia e tutela dell'integrità della stessa. Quando la barca è stata presa in consegna dal locatario/conduttore egli ha il comando della stessa e risponde civilmente e penalmente della tenuta della Barca nonchè della incolumità dell’equipaggio suo ospite. Lo Skipper è la persona che ha il comando della barca, ma non ne è necessariamente l'armatore.
Flavio Galli
Flavio Galli
2025-05-29 15:43:11
Numero di risposte: 5
Per fare lo Skipper in Italia, infatti, bisogna acquisire il titolo di “ufficiale di navigazione del diporto”, regolato dal D.M. n. 121 del 10 maggio 2005. Basti pensare che, a tali fini, è necessario, tra le altre cose, aver completato un periodo di addestramento a bordo di 36 mesi di navigazione di cui, almeno 24, su navi e imbarcazioni da diporto adibite al noleggio. Le conseguenze di ciò sono disastrose per due ordini di motivi. In primo luogo, la circostanza limita fortemente la capacità operativa delle imprese che, per le suddette ragioni, non possono concedere le proprie imbarcazioni a noleggio, per cui vi è bisogno di uno Skipper abilitato. Ne consegue una minore produttività sul piano economico e una minor capacità di far fronte agli investimenti effettuati. In secondo luogo, al danno si aggiunge la beffa. Non sono poche, infatti, le situazioni, peraltro molto frequenti proprio nei periodi di maggior presenza turistica, in cui gli organi di controllo competenti, dopo aver abbordato le imbarcazioni ed esperito più o meno formali acquisizioni informative, sono soliti contestare la violazione degli artt. 2 e 47 del Codice della nautica da diporto per “attività di noleggio abusivo”. Tale risvolto pone, peraltro, a carico delle persone coinvolte, la necessità di fornire una prova diabolica con grave compressione del diritto di difesa delle stesse. Serve, quindi, una riforma immediata e non più differibile che, in sintonia con la disciplina europea, sia idonea a facilitare l’ottenimento di tale qualifica e a salvaguardare così il settore della nautica da diporto. Proprio in tal senso, si consideri che inspiegabilmente giace, da circa un anno, presso la competente sede del Dicastero dei trasporti, una bozza di modifica delle citate norme che, oltre a poter risolvere le anzidette criticità, ben potrebbe garantire migliaia di posti lavoro nel settore che, come noto, rappresenta un rilevante tassello dell’economia nazionale da cui derivano importanti risvolti positivi anche in termini erariali.