Che poteri ha il comandante di una nave?

Silverio Pellegrino
2025-05-29 18:22:41
Numero di risposte: 4
Il comandante di nave rappresenta la nave. Ha la responsabilità dell'esercizio del comando navale e di quanto previsto dal codice della navigazione, dal codice e dal regolamento per i comandanti di navi da guerra. Ha la responsabilità dell'organizzazione, dell'impiego e della direzione del personale dipendente. Ha la responsabilità dell'efficienza e della sicurezza della nave. Ha la responsabilità della conduzione della nave e del suo funzionamento. Ha la responsabilità dell'interpretazione e dell'applicazione degli ordini, delle disposizioni e delle norme di legge o di regolamento che interessino direttamente o indirettamente la nave e il personale imbarcato. Ha la responsabilità degli archivi e della corrispondenza ufficiale della nave, della tutela del segreto. Ha la responsabilità dell'esercizio della necessaria azione di indirizzo e di vigilanza sul regolare andamento dell'amministrazione della nave. Ha la responsabilità della gestione amministrativa della cassa di bordo sulle navi se tali compiti non sono affidati a ufficiali del Corpo di commissariato militare marittimo. Ha la responsabilità dell'addestramento tecnico professionale e generale dello stato maggiore e dell'equipaggio. Per gli aspetti disciplinari ha su tutto il personale militare imbarcato l'autorità conferita, quale comandante di corpo, dai regolamenti vigenti. Provvede ad assegnare gli incarichi agli ufficiali e al personale imbarcato, se gli incarichi stessi non sono definiti nel dispaccio di assegnazione alla destinazione. Mantiene vivi nel personale i doveri e gli impegni assunti con il giuramento. Agisce di sua iniziativa se attendere o chiedere ordini può incidere sulla tempestività e sull'efficienza dell'azione. Informa tempestivamente l'autorità sovraordinata se la nave non è nelle condizioni di eseguire, nei modi e nei tempi previsti, la missione assegnata. Cura l'istruzione militare, marinaresca e tecnica, lo sviluppo fisico, la cultura, il morale, la salute e l'igiene del personale e si adopera, con i mezzi disponibili, affinché esso raggiunga nel più breve tempo possibile il miglior grado di efficienza e di addestramento. Esige che gli ufficiali dirigano con equilibrio il personale dipendente, si occupino di argomenti di organizzazione, logistica, studino sotto il profilo-tecnico-professionale l'utile impiego dei mezzi offensivi e difensivi della nave, si interessino preventivamente delle condizioni militari, politiche e commerciali dei paesi di previsto scalo.

Barbara Valentini
2025-05-29 17:23:44
Numero di risposte: 3
I suoi poteri sono quelli che derivano dalla responsabilità di adottare tutti i provvedimenti atti alla sicurezza della navigazione, alla salvezza delle persone che sono a bordo in caso di evento pericoloso, di abbandono della nave e di soccorso ad altre unità in pericolo.
Il comandante rappresenta compiutamente l’armatore ed è di fatto un plenipotenziario a bordo, anche se l’armatore può in ogni momento dispensarlo dal comando.
Il comandante ha addirittura il diritto di requisire beni, smantellare parte della nave se necessario, impegnare oggetti e arredi, disfarsi di parte del carico per completare quella che è la sua missione assoluta: portare in salvo la nave e i passeggeri.
In assenza dell’armatore o di un suo rappresentante, può licenziare, ingaggiare membri dell’equipaggio, processare, procurarsi il denaro per completare il viaggio.
Può razionare i viveri se le provviste non bastano.
Se durante il viaggio si verificasse un caso di estrema urgenza, la competente autorità del luogo, accertata l’assoluta innavigabilità della nave, può autorizzare il comandante a venderla, prescrivendo anche le modalità della vendita.
Il comandante, nell’interesse esclusivo della navigazione, ha facoltà di adibire temporaneamente i componenti dell’equipaggio a un servizio diverso.
Purché, naturalmente, non sia inadeguato al loro titolo professionale e al loro grado.
In caso di necessità per la sicurezza della spedizione, gli arruolati possono essere adibiti a qualsiasi servizio.
In sostanza, al comandante, in modo esclusivo, spetta la direzione della manovra e della navigazione.
In caso di pilotaggio, è responsabile dei danni causati alla nave da errata manovra, a meno che non provi che l’errore sia derivato da inesatte indicazioni o informazioni fornitegli dal pilota.
Deve dirigere personalmente la manovra della nave all’entrata e all’uscita dei porti, dei canali, dei fiumi e in ogni circostanza in cui la navigazione presenti delle particolari difficoltà.
Se nel corso del viaggio si verificassero eventi che possono mettere in pericolo la spedizione, il comandante deve cercare di assicurarne la salvezza con tutti i mezzi che sono a sua immediata disposizione o che egli può procurarsi riparando in un porto, oppure, in mare aperto, richiedendo l’assistenza di altre navi.
Il comandante non può ordinare l’abbandono della nave in pericolo, se non dopo aver esperito senza risultato, tutti i mezzi suggeriti dall’arte nautica per salvarla, sentito il parere degli ufficiali di coperta o, in mancanza di essi, di due almeno fra i più provetti componenti dell’equipaggio.
Deve abbandonare la nave per ultimo, provvedendo in quanto possibile a salvare le carte e i libri di bordo, e gli oggetti di valore affidati alla sua custodia.
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