Cosa significa mure a dritta?

Antonino Mariani
2025-06-12 20:09:31
Numero di risposte: 3
Le frasi mure a dritta o mure a sinistra indicano che la nave riceve il vento rispettivam. sulla dritta o sulla sinistra.
Cambiare le m., o cambiare di mura, manovrare con il timone, oppure orientare di nuovo le vele, in modo che queste ultime ricevano il vento da una diversa direzione al fine di cambiare l’andatura.
Per estens., nelle vele, angolo di mura, o bugna di mura, o assol. mura, l’angolo inferiore prodiero dei fiocchi e delle rande, e quello inferiore di sopravvento delle vele quadre.
Le frasi mure a dritta o mure a sinistra indicano che la nave riceve il vento rispettivam. sulla dritta o sulla sinistra.
Cambiare le m., o cambiare di mura, manovrare con il timone, oppure orientare di nuovo le vele, in modo che queste ultime ricevano il vento da una diversa direzione al fine di cambiare l’andatura.

Domiziano Ferrara
2025-06-10 00:18:50
Numero di risposte: 5
Mure è un termine nautico usato generalmente per le barche a vela e indica il lato che riceve il vento.
Mure a dritta, quando il lato destro è quello al vento e le vele si trovano orientate alla sinistra dell'asse longitudinale della barca.
Il termine deriva dal nome delle manovre correnti usate sulle vele quadre, per portare l'angolo di bugna verso prua, sul lato sopravvento dell'imbarcazione, in contrapposizione alla scotta, che viene usata per portarlo verso poppa, sul lato sottovento.
In regata, per quanto riguarda il diritto di precedenza tra due imbarcazioni su mure diverse, omettendo casi particolari, ha diritto di passo la barca mure a dritta, intendendo con questo termine la barca con le vele a sinistra dell'asse longitudinale della barca, senza alcun riferimento alla direzione del vento.
È infatti possibile una andatura con il vento oltre i 90° rispetto all'asse delle vele, chiamata strapoggia, in cui la barca mantiene le vele sul lato sinistro pur provenendo il vento da quello stesso lato.

Miriam Grasso
2025-05-29 16:50:09
Numero di risposte: 7
Mura diverse: chi naviga con le mura a dritta ha precedenza su chi naviga con le mura a sinistra.
Stesse mura: chi naviga sottovento ha precedenza su chi naviga sopravvento.
La posizione della barca alla cappa può essere utile per affrontare il maltempo o per fermare la barca per un qualsiasi motivo.
Bisogna puntualizzare che quando una barca è alla cappa non è ferma rispetto al fondale marino, poiché non vi è vincolata in alcun modo, ma mantiene sempre la stessa posizione rispetto al vento scarrocciando leggermente, senza bisogno di equipaggio alla manovra.
Per rimanere alla cappa bisogna posizionare il fiocco a collo e contemporaneamente il timone all’orza.
L’azione poggiera del fiocco e quella orziera del timone si contrastano con la barca che scarroccia offrendo il mascone al vento e alle onde e creando la remora utile per rompere la violenza delle onde.
La randa può essere cazzata o lascata, aumentando o diminuendo quindi la velocità di scarroccio.
È questa la cappa filante.
Se ci mettiamo in cappa senza vele con il solo timone all’orza si dice cappa secca.
Durante la navigazione si organizza e manovra la barca sempre in funzione del vento, che quando cambia in intensità, rinforzando, ci impone determinate contromisure.
La prima di queste, per piccoli rinforzi di vento, è quella di smagrire le vele agendo sulle varie manovre correnti che ci consentono di farlo.
Successivamente diviene necessario ridurre la superficie velica della barca.
Molte delle moderne barche da crociera sono fornite di vele avvolgibili, sia genoa che randa, che si possono ridurre facilmente ma che costituiscono una soluzione non ottimale in quanto non hanno i rinforzi nei punti giusti e possono anche non essere del giusto peso (in termini di spessore di tessuto) per il vento che devono sostenere.
Nelle barche con vele “tradizionali” il genoa si cambia con uno più piccolo, denominato fiocco, mentre la randa viene terzarolata.
Prendere una o più mani di terzaroli significa ridurre la randa di una o più parti.
Le azioni da compiere sono :
Navigare in bolina per consentire il fileggiamento della vela e contemporaneamente avere il boma che non esce dallo scafo.
Lascare la scotta per far fileggiare la vela e lascare il vang per liberare il boma
Mettere in tensione l’amantiglio per impedirgli di abbassarsi in seguito
Lascare drizza randa fino ad incocciare la brancarella del nuovo angolo di mura nella trozza
Cazzare la drizza per mettere in tensione l’inferitura
Cazzare la borosa per creare il nuovo angolo di scotta e mettere in tensione la nuova base
Lascare l’amantiglio
Cazzare scotta e vang
Arrotolare la vela in eccedenza e legarla al boma con i matafioni

Massimo Caputo
2025-05-21 04:36:10
Numero di risposte: 6
Il nome derivi dal fatto che anticamente, nelle lunghe traversate, si erigevano delle mura vere in mattoni nel lato dove spirava il vento, per proteggere il carico e le persone.
Non è vero, ma è un ottimo modo per ricordarsi cosa significhi ``mure a dritta'', significa che il vento spira da dritta.
Viceversa se il vento viene da sinistra si dirà mure a sinistra.
Nel caso di vento in poppa, dove il vento non spira ne da dritta ne da sinistra, si dice che la barca ha mure a dritta se il boma è a sinistra.
Leggi anche
- Quali sono le norme che disciplinano i limiti di navigazione dalla costa?
- Quali sono le regole per la precedenza tra navi in mare?
- Quali sono le dotazioni obbligatorie per la navigazione entro le 3 miglia dalla costa?
- Qual è la distanza minima di navigazione dalla costa?
- Cosa regola il diritto della navigazione?
- Qual è la distanza massima dalla costa che si può navigare senza patente nautica?
- Chi ha la precedenza in mare?
- Cosa è obbligatorio avere in barca?
- Quante miglia dalla costa posso navigare senza patente nautica?