Perché il faro si chiama così?
Isabella Caruso
2025-09-06 21:13:27
Numero di risposte
: 7
Il suo nome misterioso ha origini legate a una leggenda locale che si è tramandata nel tempo.
La leggenda narra che in passato, le navi navigavano troppo vicine alla costa meridionale della Sardegna, rischiando di naufragare a causa degli scogli e delle insidie del mare.
Si dice che le luci del Faro Mangiabarche, che era stato costruito poco prima in una posizione molto strategica, fossero così potenti e affascinanti da ingannare i marinai che li scambiavano per l’ingresso alla città.
A causa di questa illusione, la nave sarebbe stata spinta contro gli scogli sulla cui sommità fu poi costruito il faro, finendo distrutta.
Da qui, il nome di “Mangiabarche” attribuito al Faro di Calasetta.
Tuttavia, nonostante la suggestiva leggenda, il vero motivo per cui il faro è stato chiamato “Mangiabarche” è probabilmente legato alla sua collocazione e alla sua funzione di guida e di avviso per i marinai che navigavano in quella zona pericolosa del Mediterraneo.
Il suo nome insolito, anche se derivato da una leggenda, evoca l’importanza della sua funzione e della sicurezza marittima nella zona.
Max Bellini
2025-08-29 00:05:14
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: 8
Il nome viene dall’isola di Pharos, di fronte ad Alessandria d’Egitto, dove nel III secolo a.C. fu costruita una torre di 134 m su cui era sempre acceso un fuoco.
Il Faro di Alessandria è rimasto in funzione per oltre 1.500 anni, prima di essere distrutto da due terremoti nel XIV sec.
La sua torre era la più alta del mondo: fu superata solo nel 1300 da quella della Cattedrale di Lincoln, in Inghilterra.
Annoverato fra le Sette meraviglie del mondo antico, il Faro di Alessandria.
Gianantonio Donati
2025-08-23 16:27:44
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: 9
Perchè il falò di San Giovanni a Torino si chiama “farò”?
Non c’è una spiegazione effettiva della diversa denominazione.
Farò è semplicemente un termine antico con cui in torinese si indicava il falò.
Ed è un termine strettamente torinese perchè nel resto del Piemonte quest’uso non era particolarmente diffuso.
In Piemonte “falò” si può tradurre solitamente con “burniser”.
Xavier Farina
2025-08-14 12:32:51
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: 11
Storicamente Faro nasce come villaggio di pescatori, divenendo poi un importante porto e centro amministrativo sotto l’Impero Romano.
In questo periodo la città veniva chiamata Ossonoba.
La maggior parte degli edifici sono tuttavia stati costruiti dopo il terremoto.
Iniziamo la nostra visita a Faro dalla parte antica, il suo centro storico, Citade Velha.
Procedendo verso il centro storico troviamo il bel Largo del Sé, adornato da freschi alberi di arancio, e l’omonima Cattedrale del Sé, in stile romanico gotico, costruita nel XIII secolo sopra le fondamenta di una moschea e ancor prima di una chiesa visigota e di un tempio romano.
Sempre lungo il largo troviamo anche il bel Paço Episcopal, il palazzo vescovile del secolo XVIII il quale ospita un bel cortile e degli interessanti interni decorati con le belle piastrelle in stile azulejos.
Nelle vicinanze è da non perdere una visita alla Chiesa di Sao Francisco, e ancora verso nord alla Chiesa di Nossa Senhora de Assunçao del secolo XVI che inoltre ospita uno splendido Azulejo del Cristo in croce.
La chiesa è oggi sede del Museo Archeologico Municipale dove si ammirano le collezioni di interessanti reperti preistorici e romani e oggetti di artigianato locale.
In particolare da non perdere è il reperto ritrovato nelle vicinanze della stazione ferroviaria e oggi custodito nel museo, parte del pavimento in mosaico di origine romana dove viene rappresentato il re Nettuno.
Il Museo etnografico Regional è un altro interessante museo che ci riporta indietro al tradizionale modus vivendi della regione dell’Algarve.
Un altro bel monumento da visitare è alla Chiesa Nossa Senhora do Carmo del 1712 con una bella e maestosa facciata.
Sorprendete e da non perdere e la piccola Capela dos Ossos del 1816 le cui mura esterne sono completamente rivestite di crani e ossa umane.
Nei dintorni di Faro consigliamo anche la visita dell’antica Ossonoba romana distrutta dal terremoto del 1755 e poi rinvenuta alla luce verso la fine dell'Ottocento.
Qui troviamo alcuni frammenti delle antiche mura, delle terme, e diverse colonne e mosaici.
Le escursioni ai villaggi vicini sono particolarmente consigliate, come a Tavira, per la bella atmosfera dei bars e taverne all’aperto nel lungomare.
Tra le spiagge di Faro consigliamo Vale do Lobo, Culatra, Barril, Cabanas de Tavira, Cacela-Velha, Manta Rota, insieme alla bella spiaggia dorata di Ilha de Tavira e Ilha de Faro.
Fiorenzo Riva
2025-08-14 10:01:56
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: 15
Il termine “faro” trae comunque la sua origine proprio dall’isoletta di Pharos, sulla quale ancor oggi si alza il moderno faro di Alessandria, naturalmente non più col braciere ma con un potente sistema diottrico. La torre si ergeva con i suoi 120 metri proprio all’ingresso del porto su un’isoletta, il cui nome era (ed è tuttora) Pharos. Venne così costruita nel III secolo a.C. un’alta torre sulla quale un enorme braciere veniva acceso risultando visibile da molto lontano. La costa in quelle zone è piuttosto piatta e bassa, per cui un fuoco acceso vicino alla battigia aveva poche probabilità di essere visto per tempo dal largo. Niente di più logico quindi che si pensasse a un opportuno e sicuro segnalamento marittimo per dirigere i naviganti in sicurezza. Alessandria d’Egitto, fondata nel 332 a.C. da Alessandro il Macedone, grazie alla sua posizione di grande importanza strategica non solo militare ma anche commerciale, divenne ben presto un grande porto, nonostante una certa pericolosità di fondali all’ingresso.
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