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Quali sono le nuove normative per la patente nautica in Italia?

Sandro Fiore
Sandro Fiore
2025-05-29 08:21:45
Numero di risposte: 3
La nuova riforma della nautica non è da considerare come una rivoluzione totale del comparto, bensì come una sorta di aggiustamento, soprattutto in quegli aspetti dove mancava un adeguato apparato normativo per regolamentare la materia. Uno dei provvedimenti simbolo della riforma è senza dubbio la nuova “mini patente” nautica, ottenibile dai 16 anni in su, per la navigazione costiera entro le 6 miglia. La nuova patente viene rilasciata a partire dai 16 anni d’età, come già accade per la patente dei motocicli. In cosa si differenzia rispetto alla classica patente nautica A? In primo luogo per la distanza massima di navigazione dalla costa che con il nuovo permesso è limitata entro le 6 miglia e rigorosamente in modalità diurna. Non si tratta di una patente riservata però solo ai minorenni: questi ultimi possono condurre unità di lunghezza fino ai 10 metri, che salgono a 12 per i maggiorenni, con le limitazioni di cui sopra. In Italia ricordiamo non è necessaria la patente per condurre imbarcazioni, con motorizzazione entro i 40 cavalli, all’interno delle 6 miglia, la nuova patente sarà necessaria per coloro che condurranno un’unità con una motorizzazione fino ai 115 cavalli. Per tutte le altre condizioni vale la classica patente nautica. Nel codice della nautica aggiornato comparirà anche la norma che disciplinerà la questione dei droni e delle unità a controllo remoto. Tali unità dovranno essere dotate di sistemi ausiliari in grado di attivarsi automaticamente in caso di avaria o di malfunzionamento dei sistemi di comando remoto principali, nonché di sistemi di condotta da bordo.
Veronica Mancini
Veronica Mancini
2025-05-29 08:11:23
Numero di risposte: 5
Il settore della nautica da diporto sta attraversando un periodo di cambiamenti significativi. Con l’introduzione del nuovo decreto ministeriale del settembre 2024, emergono nuove prospettive per gli appassionati del mare. Tra le novità, spiccano le nuove categorie di patenti nautiche D1 e D2, che mirano ad ampliare l’accesso al mondo della nautica e promuovere una cultura marittima più inclusiva. La patente nautica D1 rappresenta una novità interessante nel settore, accessibile a tutti coloro che hanno compiuto 16 anni. È importante sottolineare che questa nuova categoria non è esclusiva per i giovani, ma offre un’opzione aggiuntiva per chiunque desideri avvicinarsi alla nautica con alcune limitazioni. La D1 abilita alla conduzione di natanti e imbarcazioni fino a 12 metri, incluse le moto d’acqua, con le seguenti restrizioni: Navigazione esclusivamente diurna Limite di 6 miglia dalla costa Per le imbarcazioni, potenza del motore non superiore a 85 kW o 115,6 CV È importante notare che, al momento, non sembra esserci una limitazione specifica di potenza per le moto d’acqua nella patente D1. Tuttavia, questa interpretazione potrebbe essere soggetta a chiarimenti nei futuri decreti attuativi. Il percorso per ottenere la D1 prevede un corso formativo seguito da una prova di idoneità finale. Questo approccio educativo mira a fornire le competenze di base necessarie per una navigazione sicura in condizioni limitate. La patente nautica D2 è una patente pensata per le persone con disabilità fisiche, psichiche o sensoriali. Questa categoria rappresenta un passo verso una maggiore accessibilità del mondo nautico. La peculiarità della D2 sta nella sua personalizzazione: limitazioni e prescrizioni vengono definite su base individuale, tenendo conto delle specifiche condizioni del candidato. Questo processo, gestito da una commissione medica specializzata, permette di adattare l’abilitazione alle reali capacità della persona. È importante sottolineare che siamo ancora in attesa dei decreti attuativi che definiranno nel dettaglio: La struttura dei corsi per le patenti D I contenuti specifici della prova di idoneità Le possibili interconnessioni con le patenti nautiche tradizionali Eventuali chiarimenti sulle limitazioni, specialmente per quanto riguarda le moto d’acqua Una questione aperta riguarda la possibilità che la patente D1 possa in futuro essere riconosciuta come parte del percorso per ottenere la patente base entro le 12 miglia. Si ipotizza che gli argomenti trattati nei corsi D1 potrebbero potenzialmente snellire l’esame per la patente tradizionale, ma al momento questa rimane solo una possibilità. L’altra domanda che sta rieccheggiando tra le banchine è questa: ” Ma questa patente più leggera verrà riconosciuta anche all’estero? ” L’intenzione del legislatore sembra essere quella di educare e informare una fascia più ampia di utenti del mare, in particolare coloro che praticano sport acquatici, utilizzano moto d’acqua o navigano sottocosta per brevi uscite giornaliere. Questo approccio riflette un tentativo di creare una cultura marittima più diffusa, in cui anche chi utilizza il mare per brevi periodi sia consapevole delle regole base, dei rischi e delle responsabilità della navigazione. L’introduzione di queste nuove categorie di patenti potrebbe avere diversi effetti sul settore nautico: Potenziale aumento del numero di diportisti, grazie a un’opzione di patente più accessibile Maggiore accessibilità per le persone con disabilità Possibile impatto sul mercato delle piccole imbarcazioni e delle moto d’acqua Nuove sfide e opportunità per scuole nautiche e centri di formazione Le nuove patenti D1 e D2 rappresentano un tentativo di rendere la nautica più inclusiva e di promuovere una cultura della sicurezza di base. Mentre attendiamo i decreti attuativi per comprendere appieno come queste novità verranno implementate, è chiaro che si sta aprendo un nuovo capitolo nel mondo della nautica da diporto italiana, con potenziali benefici ma anche possibili risvolti negativi al quale il legislatore non ha pensato.
Erminia Amato
Erminia Amato
2025-05-29 08:10:07
Numero di risposte: 5
Con Decreto Dirigenziale numero 131 del 31/05/2022 l'allegato "A" a questo Decreto 106/2022 è stato sostituito con un nuovo Allegato "A". Decreto di approvazione dell'elenco unico nazionale dei quesiti per lo svolgimento delle prove scritte per il conseguimento delle patenti nautiche. Adozione dei programmi di esame per il conseguimento delle patenti nautiche di categoria A, B e C e modalita' di svolgimento delle prove. Con questo decreto direttoriale, per motivi tecnici, è stato spostato al 1° giugno il termine a decorrere dal quale gli esami teorici per il conseguimento della patente nautica dovranno essere svolti sulla base dei nuovi quiz previsti dal decreto ministeriale n. 323 del 10 agosto 2021 recante “adozione dei programmi di esame per il conseguimento delle patenti nautiche di categoria A, B e C e modalità di svolgimento delle prove, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 232 del 28 settembre 2021”, già approvati con il precedente decreto direttoriale n. 10 del 24 gennaio 2022. Approvazione dell'elenco unico nazionale dei quesiti per lo svolgimento delle prove teoriche scritte per il conseguimento della patente nautica di categoria D, tipo D1. Nuove modalità di versamento di diritti e compensi per le pratiche inerenti alla nautica da diporto – Tariffario PagoPa. Questo Decreto provvede a correggere alcuni errori materiali presenti nell'Allegato "A" al Decreto Dirigenziale numero 106 del 12/05/2022 con l'elenco nazionale dei quesiti per lo svolgimento delle prove scritte per il conseguimento delle patenti nautiche, sostituendo lo stesso Allegato "A".
Jole Longo
Jole Longo
2025-05-29 07:00:23
Numero di risposte: 6
Il Consiglio di Stato ha approvato il Regolamento Attuativo della Riforma che tra le altre cose contiene quella che è stata definita come “mini patente nautica”, uno dei provvedimenti novità simbolo di questo nuovo testo legislativo. La mini patente nautica fin dalla genesi della sua idea è stata presentata nella comunicazione ufficiale come la “patente per i minori”, può essere conseguita a partire dai 16 anni d’età, ma come vedremo non è riservata solo ai più giovani, ma è una sorta di versione light, e con delle limitazioni, di quella entro le 12 miglia. Il “patentino”, come viene definito anche da Confindustria Nautica che si è battuta per l’approvazione di questo provvedimento, può essere rilasciato a partire dai 16 anni d’età, come avviene già per la patente A dei motocicli. Rispetto alla classica patente nautica A la distanza di navigazione dalla costa è limitata alle 6 miglia, ed è consentita solo quella diurna, e i minorenni non possono condurre unità di lunghezza superiore ai 10 metri, che salgono a 12 per i maggiorenni. Il patentino consente ai maggiori di 16 anni di condurre imbarcazioni fino ai 10 metri, 12 per i maggiorenni, con motorizzazione fino a 115 cavalli, entro le 6 miglia dalla costa. Oltre questa distanza vale la classica patente A. Per conseguire il patentino è necessaria la frequenza obbligatoria di un corso formativo presso le scuole nautiche, integrato da esercitazioni pratiche di navigazione e manovre a motore, e al superamento di una prova a quiz finale.
Baldassarre Romano
Baldassarre Romano
2025-05-29 04:37:33
Numero di risposte: 6
Al compimento dei 16 anni, sarà possibile conseguire un'abilitazione diurna per la conduzione di unità fino a 10 metri, con motori di potenza non superiore a 85 kW (115,6 CV), entro sei miglia dalla costa. Il candidato dovrà partecipare a un corso formativo che include sia lezioni teoriche che esercitazioni pratiche di navigazione e manovre. Al termine, dovrà superare una prova finale a quiz per dimostrare l'idoneità. Se il candidato supera l'esame teorico ma fallisce la prova pratica per due volte, avrà la possibilità di ripetere solo la parte pratica. Inoltre, per esigenze di lavoro o di studio, sarà consentito sostenere l'esame in una provincia diversa da quella di residenza. Le recenti disposizioni in materia di sicurezza introducono la bussola elettronica e stabiliscono i requisiti per le dotazioni di sicurezza, come razzi, cime, torce, parabordi, attrezzi, parti di ricambio, salvagenti, sistemi di allerta e zattere, a seconda della tipologia di imbarcazione. Un aspetto fondamentale riguarda i limiti di velocità: entro i 500 metri dalla costa, il limite è fissato a 8 nodi, mentre nei porti e nelle aree con imbarcazioni all'ancora, il limite scende a 3 nodi. Il Regolamento contempla anche le nuove attività commerciali, regolando i servizi di “assistenza e traino” per le imbarcazioni da diporto e l’uso di droni nella navigazione. Il regolamento di sicurezza per i Superyacht sarà aggiornato con un decreto del ministro dei Trasporti, che introdurrà standard alternativi, deroghe e equivalenze rispetto alle convenzioni internazionali.