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Quando fare birdwatching?

Carmela Barone
Carmela Barone
2025-06-18 05:03:18
Numero di risposte : 5
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La primavera è indubbiamente la stagione migliore per quanto riguarda il birdwatching. Gli orari più indicati per uscire sono indubbiamente quelli del mattino; sia il mattino presto che la tarda mattinata e anche il tardo pomeriggio. L’estate non è un buon periodo per andare a fare birdwatching. Gli unici momenti utili per osservarli in estate sono all’alba e nel tardo pomeriggio. In autunno gli uccelli riprendono le loro attività, soprattutto quelle legate alla ricerca di cibo in vista dell’inverno. In questa stagione, quindi, sono molto più attivi ed è più facile osservarli. In autunno si svolge la migrazione quindi è il momento proficuo per vedere alcune specie che si preparano a svernare a sud oppure altre specie di passaggio. In questa stagione è bene uscire al mattino o di pomeriggio. Contrariamente a quanto si possa pensare l’inverno è una buona stagione per uscire a fare birdwatching. Date le temperature più rigide gli uccelli usciranno in tarda mattinata oppure nel primo pomeriggio per sfruttare le ore più calde della giornata. Il momento migliore per andare a osservarli è subito dopo una pioggia. Questo perché gli uccelli sono stati costretti a stare al riparo durante la pioggia quindi devono recuperare il tempo perso e andare alla ricerca di cibo.
Pierfrancesco Caruso
Pierfrancesco Caruso
2025-06-14 09:18:56
Numero di risposte : 2
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L'estate è uno dei momenti migliori per praticare il Birdwatching anche e soprattutto se sei in vacanza, è un'esperienza che puoi fare con tutta la famiglia e con i tuoi amici. Scegli il momento giusto per fare birdwatching, la mattina presto e il tardo pomeriggio, orari durante i quali gli uccelli si muovono per cercare cibo e nutrire i piccoli. Puoi cominciare dal giardino di casa tua e continuare in vacanza al mare, in montagna o dove ti porta l’estate.
Emanuela Carbone
Emanuela Carbone
2025-06-06 19:16:11
Numero di risposte : 6
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Sono le rotte migratorie che rendono alcuni territori più interessanti, soprattutto in primavera da fine marzo fino a maggio inoltrato. Alcuni si possono vedere dalla finestra di casa, moltissimi sono i passeriformi, ma conoscendo le zone si possono vedere cicogne, nibbi e molti altri. In autunno la migrazione è anche di ritorno, ma in numeri minori perché alcune specie fanno percorsi diversi. L'inverno, poi, è il periodo ideale per osservare gli uccelli acquatici nelle tante zone umide della penisola. Il periodo riproduttivo, che in altitudine si protrae fino ad agosto, è importante perché è il momento in cui si ascoltano di più gorgheggi e richiami, ma non solo. Con qualche conoscenza in più si possono individuare specie interessantissime per le parate nuziali, come il falco pecchiaiolo, che nidifica in montagna in zone boscose. In estate, questo rapace diurno ha un comportamento tipico nel momento della riproduzione, perché delimita il suo territorio sbattendo tra loro più volte le ali sopra al corpo, un atteggiamento noto come "applauso". L'Arco alpino è un ottimo sito di osservazione, tra le zone migliori ci sono il Parco nazionale dello Stelvio, dove nelle praterie si vede la coturnice, nelle foreste o al loro limite il francolino e nelle foreste meno sfruttate il gallo cedrone. Le zone umide del ravennate e ferrarese nel Parco del Delta del Po, molto vicine a località balneari assai frequentate, non deludono mai. Perfino in una città come Cagliari passeggiando nello stagno di Molentargius si possono vedere centinaia di fenicotteri rosa in volo.
Giulietta Mariani
Giulietta Mariani
2025-05-25 17:25:42
Numero di risposte : 8
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Non esiste un periodo in cui fare o non fare birdwatching, ma ovviamente il tutto è condizionato dalla località. L’Italia per esempio è magnifica per il birdwatching durante l’estate, e interessante verso la primavera o l’autunno, ma sicuramente offre poco durante l’inverno. Ovviamente però ci sono località, come per esempio la Tanzania, dove è possibile fare birdwatching praticamente tutto l’anno. Prima di scegliere il dove e il quando partire, vi consigliamo però di controllare anche i flussi migratori. Per esempio, sempre in Tanzania, durante la “Grande Migrazione”, potrete assistere ad un vero e proprio spettacolo della natura.