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Chi vive in barca dove ha la residenza?

Sibilla Morelli
Sibilla Morelli
2025-08-29 16:28:34
Numero di risposte : 15
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La residenza in barca è permessa in molte nazioni, Italia inclusa, e l'articolo 43 del Codice Civile stabilisce che il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi e la residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale. Basta indicare al comune l'indirizzo della barca, completo di numero di pontile e posto barca, per ottenere la residenza. Chi vive in barca può godere di vantaggi come la libertà e la possibilità di avere una vista mozzafiato. Vivere in barca può anche essere una scelta economica, specialmente se si scelgono marina non di lusso. Inoltre, la barca può essere un luogo ideale per stare al riparo da problemi come l'inquinamento e la pandemia.
Nick De Angelis
Nick De Angelis
2025-08-23 02:24:16
Numero di risposte : 9
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Chi vive in barca viene equiparato ai “senza fissa dimora”, in quanto si tratta di veicolo sempre in movimento. Proprio per questo, non si può fissare la residenza dentro un camper. In casi come questo, il cittadino può chiedere l’iscrizione all’anagrafe quale persona senza fissa dimora. Bisognerà poi dare un domicilio “virtuale” che può essere fissato presso la dimora di amici o parenti, ma anche in un porto. Ogni Comune, infatti, possiede un elenco di indirizzi fittizi che possono essere scelti dalle persone senza fissa dimora per stabilire la propria residenza. Il fatto di non avere fissa dimora non significa che si possa facilmente eludere gli obblighi di legge o quelli tributari. Ciascun cittadino, infatti, nel momento stesso in cui nasce, viene “schedato”: registrato con un nome e collegato a un codice fiscale.
Radio Rossetti
Radio Rossetti
2025-08-12 18:32:47
Numero di risposte : 7
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La normativa italiana e la reperibilità Sebbene non esista una legge che vieti di vivere su un’imbarcazione, ci sono dei principi normativi che regolano la residenza e la vita a bordo. La legge italiana prevede che ogni cittadino debba dichiarare un luogo dove risiede stabilmente, che sia una casa o un appartamento. La residenza in barca, dunque, non è automaticamente riconosciuta come equivalente a quella in un’abitazione tradizionale. Tuttavia, la persona che vive su una barca in maniera stabile ha l’obbligo di rendersi reperibile e può farlo con una regolare dichiarazione presso l’Anagrafe quale persona senza fissa dimora. Il passo successivo è quello di un domicilio “virtuale”, presso amici, parenti o in un porto. La persona che vive su una barca in maniera stabile ha l’obbligo di rendersi reperibile. Nonostante le difficoltà burocratiche e le limitazioni legate allo spazio e alla mobilità, per molti appassionati del mare la residenza in barca rappresenta una scelta di vita affascinante e appagante, che offre una libertà difficile da trovare in una casa tradizionale.