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Cosa si intende per lavoro stagionale?

Graziella Morelli
Graziella Morelli
2025-08-21 23:41:29
Numero di risposte : 9
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Il lavoro stagionale è definito tale perché si può esercitare per brevi periodi in cui vi è l’esigenza di assunzioni temporanee per un eccesso di lavoro a carico delle aziende. Può coinvolgere diversi settori, dal turistico alla ristorazione, fino ad arrivare a quello agricolo e fieristico. Nel settore turistico, la maggior parte della richiesta è presente durante le vacanze invernali ed estiva, in base alla località in cui è situata l’azienda. I mesi coinvolti, solitamente, sono da aprile a settembre per il periodo estivo, e dicembre/marzo per quello invernale. Per il settore agricolo, diversamente, i mesi possono variare in base alla raccolta dei beni stagionali, come: l’uva per la vendemmia in autunno o le fragole in primavera. Sono richieste figure professionali anche durante le fiere, dove i rapporti di lavoro durano il periodo necessario affinché l’evento vada a buon fine.
Albino Ferrara
Albino Ferrara
2025-08-10 03:12:13
Numero di risposte : 5
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Ai sensi dell’art. 21, comma 2, del Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81, le attività stagionali sono quelle individuate con decreto del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, nonché le ipotesi individuate dai contratti collettivi. Attualmente, l’elenco delle attività stagionali è contenuto nel Decreto del Presidente della Repubblica 7 ottobre 1963, n. 1525, oltre alle ulteriori ipotesi previste dalla contrattazione collettiva. La disciplina del lavoro stagionale si rinviene in diverse fonti normative. In primo luogo, sono contemplate delle deroghe rispetto a quella dettata per il contratto a tempo determinato. Infatti, le disposizioni in tema di proroghe o rinnovi del contratto a termine non trovano applicazione nei confronti dei lavoratori impiegati nelle attività stagionali. Anche le previsioni relative al limite numerico previsto per le assunzioni a tempo determinato non si applicano alle attività stagionali. Il lavoratore assunto a tempo determinato per lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime attività stagionali. Nell’ambito della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, posto che procedure ed obblighi differiscono in base alle dimensioni aziendali, ai fini della determinazione delle dimensioni occupazionali è necessario considerare tutti i lavoratori in forza, compresi i lavoratori stagionali, a prescindere dalla durata del contratto e dall’orario di lavoro svolto. Nei casi di licenziamento collettivo, poi, la procedura per la dichiarazione di mobilità non trova applicazione nel corso di eccedenze determinate da fine lavoro nelle attività stagionali. In tema di tutela della maternità, durante il periodo di congedo, la lavoratrice ha diritto a un’indennità a carico dell’INPS e, per quanto attiene ai lavoratori assunti a tempo determinato per lavori stagionali, è l’Ente previdenziale a versare direttamente alle lavoratrici tale indennità.