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Dove possono navigare gli yacht?

Doriana Moretti
Doriana Moretti
2025-06-05 01:39:16
Numero di risposte: 4
Le Imbarcazioni e i natanti da diporto possono essere abilitati ai seguenti tipi di navigazione secondo la marcatta CE di appartenenza. Categoria A: possono navigare senza alcun limite, ad esclusione di circostanze estreme quali tempeste, uragani, onde anomale. Categoria B: possono navigare con onde di altezza significativa fino a 4 metri (mare agitato) e vento fino a forza 8. Categoria C: possono navigare con onde di altezza significativa fino a 2 metri (mare molto mosso) e vento fino a forza 6. Categoria D: categoria possono navigare in acque protette con onde di altezza significativa fino a 0,3 metri e vento fino a forza 4. Per tanto, per ipotesi un natante marcato “C” potrà navigare con vento fino a forza 6, ma per superare le 6 miglia dovrà essere in possesso di una specifica documentazione e delle dotazioni di bordo previste per tale limite, mentre non potrà in nessun caso superare il limite delle 12 miglia. 6 miglia (11.112 metri), senza il mezzo collettivo di salvataggio a bordo 12 miglia (22.224 metri), come mezzo collettivo è richiesto almeno un apparecchio galleggiante Sino a dodici miglia da costa può navigare quel natante o imbarcazione che era omologata senza limite o per il quale un istituto tecnico abbia rilasciato l'opportuna certificazione.
Quasimodo Russo
Quasimodo Russo
2025-05-27 04:03:41
Numero di risposte: 4
I natanti costruiti secondo le prescrizioni tecniche della Direttiva dell'Unione Europea 94/25/CE e successive modificazioni sono marcati CE e non hanno un limite di navigazione dalla costa, ma 4 specie di navigazione legate alle condizioni meteomarine. I natanti denominati iole, pattini, sandolini, mosconi, pedalò, canoe, kayak, tavole a vela e natanti a vela con superficie velica non superiore a 4 metri quadrati: entro 1 miglio dalla costa. Moto d'acqua e mezzi similari: decide la Capitaneria di Porto, l'Ufficio Circondariale Marittimo o l'Autorità della navigazione interna competente per territorio, con apposite ordinanze. Natanti omologati per la navigazione senza alcun limite o riconosciuti idonei da un organismo tecnico autorizzato o notificato: entro 12 miglia dalla costa. Tutti gli altri natanti non marcati CE: entro 6 miglia dalla costa. La possibilità di navigare senza alcun limite dalla costa e in particolare oltre le 12 miglia con un natante CE è vanificata dalla Convenzione di Montego Bay del 1982. Un mezzo navale, privo di elementi di individuazione, di bandiera e senza documenti di bordo, come nel caso di un natante, costituisce un classico esempio di violazione dell’art. 91 della richiamata Convenzione di Montego Bay sul riconoscimento della “nazionalità delle navi” in acque internazionali e pertanto può essere fermato e accompagnato al primo approdo per gli accertamenti ritenuti necessari. I natanti sono coperti dall’assicurazione obbligatoria per i limiti di navigazione autorizzati. Nell’ ipotesi di un incidente in mare in cui vengono coinvolte anche le persone, con feriti o altro, la compagnia assicuratrice non provvede al risarcimento dei danni, quando viene provato che il mezzo nautico navigava oltre i limiti di abilitazione e soprattutto in acque non italiane.
Battista Pagano
Battista Pagano
2025-05-27 02:15:45
Numero di risposte: 5
I natanti, a differenza delle imbarcazioni, non hanno l’obbligo d’iscrizione nel Registri delle Imbarcazioni da Diporto che gli permette di evitare la revisione periodica delle dotazioni di sicurezza e dell’idoneità alla navigazione. Anche se una barca (o gommone che sia) di una lunghezza inferiore a 10 metri può essere sufficientemente confortevole e sicura per una navigazione in mare aperto, la disciplina impone che non ci si spinga oltre le 12 miglia dalla costa. Cosa succede quindi nei territori di confine dove a meno di tale delimitazione si trova un territorio appartenente ad un altro stato? La navigazione di un natante al di fuori delle acque italiane costituisce una vera e propria violazione della Convenzione di Montegobay ed espone la nave e tutto l’equipaggio al rischio di essere soggetto alla sovranità di unità navali militari di qualsiasi nazionalità che si trovino a constatare tale violazione. In altre parole, la navigazione per i natanti in acque internazionali è consentita senza necessità di autorizzazione (salvo per le dichiarazioni doganali se si naviga fuori dall’UE), venendo però sottoposte alle normative dello Stato in cui si trovano a navigare. Se si viene scoperti a navigare oltre le 12 miglia dalla costa, le sanzioni amministrative previste dal Codice della nautica da diporto italiano sono principalmente pecuniarie (e quindi di natura monetaria), ma possono prevedere, nel caso in cui si viene trovati ad esempio senza adeguata copertura amministrativa, il sequestro del natante. Per gli altri paesi, invece, le conseguenze dipendono dalla normativa nazionale a seconda dello Stato in cui ci si trova. Anche a livello europeo non c’è armonizzazione e i requisiti di lunghezza dei natanti e la distanza a cui possono spingersi dalla costa cambiano da paese a paese, diventa difficile restare comunque aggiornati.