Qual è il limite delle acque internazionali?

Chiara Moretti
2025-06-03 10:18:39
Numero di risposte: 8
Cintura delle acque costiere che si estendono a una distanza massima di 12 miglia nautiche dalla linea di base della costa di uno Stato, soggetta alla sua giurisdizione esclusiva, quale definita dalla convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.

Quirino Donati
2025-05-27 04:41:00
Numero di risposte: 3
Il limite massimo di estensione del mare territoriale è di 12 miglia marine, misurate a partire da una linea di base che costituisce il cosiddetto limite interno.
Le acque che si trovano fra la terraferma e il limite interno sono denominate acque interne.
Se due Stati si fronteggiano al di sotto del limite delle 12 miglia, la delimitazione del rispettivo mare territoriale avverrà sulla base di criteri di equidistanza, salvo contrario accordo tra le parti o l’esistenza di titoli storici o di altre circostanze speciali.
Lo spazio marino che si estende oltre il mare territoriale, nonché le acque sovrastanti la piattaforma continentale e quelle della zona economica esclusiva, sono definiti alto mare, o acque internazionali.
Nel 2023 gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno stipulato il primo Trattato internazionale sull’Alto Mare per la protezione e la gestione sostenibile delle acque internazionali, ubicate oltre le 200 miglia nautiche dalla costa.

Alighiero Mancini
2025-05-27 02:31:11
Numero di risposte: 5
Sono considerate acque internazionali quelle acque marine che non possiedono i requisiti delle acque interne e territoriali. Altri autori associano il concetto di "acque internazionali" a quello di alto mare, termine che designa l'area del mare posta di là dalla zona economica esclusiva, oltre le 200 miglia marine dalla costa, e che non è sottoposta alla sovranità di alcuno Stato. L'origine del termine "acque internazionali" è da ricercarsi come contrapposizione alle "acque nazionali" (territoriali), che possono avere un'estensione massima di 12 miglia nautiche. L'alto mare costituisce una res communis omnium, cioè un bene appartenente a tutti.

Rosita Serra
2025-05-26 23:56:44
Numero di risposte: 4
La Convenzione di Montego Bay stabilisce che ogni Stato è libero di stabilire l'ampiezza delle proprie acque territoriali, fino a un'ampiezza massima di 12 miglia marine, misurate a partire dalla linea di base.
La linea di base corrisponde alla linea di bassa marea lungo la costa, come indicato dalle carte nautiche a grande scala ufficialmente riconosciute dallo Stato costiero.
In base alle consuetudini internazionali, l'ampiezza di tale porzione di mare era stabilita in 3 miglia marine dalla costa, corrispondente alla gittata media dei cannoni, ma alcuni Stati rivendicavano ampiezze maggiori, fino a 200 miglia marine dalla costa.
Il limite delle acque internazionali può essere determinato a partire dalla linea di base delle acque territoriali, che corrisponde alla linea di bassa marea lungo la costa.
In caso la costa sia frastagliata o vi siano isole nelle sue immediate vicinanze, la Convenzione indica criteri specifici per tracciare la linea di base.
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