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Quando l'assicurazione non risarcisce?

Eliziario Ferrara
Eliziario Ferrara
2025-06-05 15:38:31
Numero di risposte: 5
Ci sono casi in cui l’assicurazione non risarcisce l’assicurato. Esistono situazioni particolari in cui l’assicurato dovrà pagare in prima persona per i danni causati. Ci sono casi in cui la compagnia assicurativa, dopo aver rimborsato il danno, può rivalersi contro il suo stesso assicurato. Si parla dunque di rivalsa, e le circostanze possono essere disciplinate diversamente a seconda della compagnia assicurativa interessata. Per esempio se il cliente non era abilitato alla guida del veicolo, se trasportava un carico che non era conforme a quanto previsto dal libretto di circolazione, se il conducente era al volante in condizioni inadatte alla guida di un veicolo, in quanto sotto l’effetto di sostanze proibite oppure perché non aveva provveduto a effettuare la revisione dell’automobile. Anche l’incidente stradale, che coinvolga parenti dell’assicurato, può essere un motivo per cui la compagnia assicurativa si rifiuti di risarcire i danni. Il caso è quello delle parentele fino al terzo grado; nella fattispecie la polizza non copre i danni al veicolo ma solo quelli ai soggetti danneggiati. E infine c’è il classico esempio del cliente che guida senza aver allacciato le cinture di sicurezza e causa un sinistro che procura danni a cose o persone. Le compagnie assicurative non tollerano mancanze che possono provocare gravi danni alla salute e all’incolumità delle persone. Nella fattispecie della guida senza cinture non verrà erogato alcun rimborso, oppure potrà essere previsto in misura ridotta, anche se il guidatore non è stato responsabile del sinistro.
Ivonne Caruso
Ivonne Caruso
2025-05-26 23:08:01
Numero di risposte: 4
Lesioni personali o danni materiali subiti dal conducente di un'auto assicurata in seguito ad un incidente stradale in cui lo stesso conducente è ritenuto responsabile del fatto. Danni causati alla propria auto a seguito di un incidente in cui il conducente dell'auto assicurata è ritenuto responsabile del fatto. Multa o sanzioni amministrative per infrazioni del codice della strada, come ad esempio il superamento dei limiti di velocità o la mancata osservanza dei semafori, che possono comportare l'applicazione di sanzioni amministrative o l'obbligo di frequentare un corso di recupero punti della patente. Dispute relative alla validità della patente di guida o alla sospensione/revoca della patente. Problemi con le compagnie di assicurazioni in caso di richiesta di risarcimento danni, ad esempio se l'assicurazione del conducente non copre i danni causati. Danni causati a terzi da un veicolo non coperto da assicurazione o non identificabile, come nel caso di incidenti causati da auto rubate o non assicurate. Danni causati da incidenti stradali verificatisi al di fuori del territorio nazionale coperto dalla polizza di assicurazione. Dispute relative a contravvenzioni e sanzioni emesse all'estero. Dispute relative all'acquisto o alla vendita di un'auto, come ad esempio la vendita di un'auto con problemi di sicurezza o il rifiuto di pagare un'auto acquistata da un venditore disonesto. Dispute relative all'uso del veicolo in modo irregolare, vedi casi di trasporto irregolare di terzi o di merci trasportate in modo improprio.
Felice Riva
Felice Riva
2025-05-26 21:38:44
Numero di risposte: 8
Il caso più ovvio in cui la compagnia di assicurazione non paga il risarcimento è quello in cui il conducente, quindi il proprio cliente, è il responsabile dell'incidente. In questo caso, il proprietario dell'automobile deve pagare di tasca propria le spese del sinistro e il conducente, anche se si è ferito, non potrà avere alcun indennizzo. Un altro caso in cui non c'è risarcimento da parte della compagnia, è quando il proprio assicurato fa un incidente il 16° giorno successivo alla scadenza della polizza senza averla rinnovata. Anche in questa situazione, quindi, il proprietario dell'auto dovrà risarcire i danni causati. Quando una compagnia di assicurazione riceve la denuncia di sinistro, provvede a fare tutta una serie di accertamenti per verificare, con apposite perizie, se la dinamica dell'incidente descritta nella denuncia è vera e se i punti di scontro indicati, tra le auto e/o con eventuali ostacoli tipo muri e altro, siano esatti. In caso ci siano delle anomalie e i dati non corrispondono, la compagnia respinge la richiesta di risarcimento dichiarando che si tratta di un falso incidente. Nel caso, invece, di incidenti tra soggetti legati da vincoli di parentela fino al terzo grado, l'assicurazione non copre i danni alle cose ma solo alle persone. Quando il conducente, non responsabile del sinistro, non indossa la cintura di sicurezza, la compagnia di assicurazione può decidere di non pagare il risarcimento, o di farlo in forma ridotta. È facilmente comprensibile che, se alla guida dell'auto che causa il sinistro c'è un minorenne o una persona priva di patente, l'assicurazione non risarcirà i danni causati. Non può essere presentata domanda di risarcimento neanche nel caso particolare in cui il sinistro sia provocato da un'auto che, dopo l'incidente, fugge senza lasciare i propri dati.
Antonia Greco
Antonia Greco
2025-05-26 17:54:25
Numero di risposte: 6
Lesioni al conducente che ha generato il sinistro. Una RCA auto copre solo i danni ai passeggeri presenti nell’abitacolo al momento dell’incidente e non quelli subiti dal guidatore se ha causato l'incidente. Polizza auto scaduta. Ovviamente, questa è la circostanza più banale. Se il contratto non è più valido, è assolutamente comprensibile che non ci possa essere alcun risarcimento. Sinistro con parente fino al 3° grado. Non è previsto che i legami di parentela fino al terzo grado e se conviventi o a carico del conducente, possano essere considerati terzi e quindi, dentro la casistica di danni alle cose, non possono essere risarciti in caso di incidente. Verbale dell’incidente non disponibile. Se non è stata fatta la constatazione amichevole o, in altri casi, se non c’è stato l’intervento delle Autorità competenti con il documento che attesta tutte le informazioni utili e necessarie per stabilire come, quando, dove e il perché del sinistro, l’assicurazione non è tenuta a risarcire. Questo, perché il fatto non può essere provato e accertato. Sinistro tra auto aziendale e soci responsabili. In questo caso, dovesse verificarsi un incidente stradale, sarà la compagnia assicurativa dell’azienda a farsi carico della spesa e a risarcire i terzi danneggiati. Mancanza della patente. È logico che non si possa guidare senza patente, così come senza assicurazione. La compagnia non paga solamente se è coinvolto chi ha sottoscritto il contratto.