Cosa serve per portare i turisti in barca?

Monica Negri
2025-05-21 00:39:17
Numero di risposte: 11
Il documento di riconoscimento: iniziamo con qualcosa di facile, ma non troppo banale.
Tutte le persone a bordo della tua barca devono presentare i propri documenti di identità, che devono essere mostrati in caso di controllo da parte delle autorità competenti.
La patente nautica: come è noto, la patente nautica è obbligatoria in tutti i casi in cui si navighi oltre le 12 miglia dalla costa, o per condurre delle imbarcazioni con motori con più di 40,8 cavalli, oppure con motore di cilindrata superiore a 750 cc (nel caso di iniezione a due tempi) oppure superiore a 1.000 cc (nel caso di iniezione diretta o carburazione a 4 tempi fuoribordo).
La licenza di navigazione: tutte le imbarcazioni, a differenza dei natanti, devono risultare iscritte al Registro delle imbarcazioni da diporto.
I documenti obbligatori in barca, da avere sempre a bordo quando si lascia un ormeggio.
Va detto che nel caso di navigazione in acque internazionali potrebbero essere necessari altri documenti; gli obblighi cambiano però di Stato in Stato, e vale quindi la pena informarsi presso il consolato prima di partire per avere la certezza di rispettare tutte le norme del caso.
Hai tutti i documenti necessari?
Allora non ti resta che partire: ti aspettiamo al porto turistico Marina Porto Antico di Genova, per visitare la nostra città e per scoprire le bellezze della costa ligure!

Noah Gallo
2025-05-20 22:53:43
Numero di risposte: 6
La barca presa in locazione o noleggio, rientra nella disciplina del "charter nautico".
Il comando e la condotta dell'imbarcazione da diporto possono essere assunti dal titolare, dall'utilizzatore a titolo di locazione finanziaria dell'imbarcazione ovvero attraverso l'utilizzazione di altro personale, con il solo requisito del possesso della patente nautica di cui all'articolo 39 del presente codice, in deroga alle disposizioni recanti l'istituzione e la disciplina dei titoli professionali del diporto.
Nel caso di navi da diporto, in luogo della patente nautica, il conduttore deve essere munito di titolo professionale del diporto.
Qualora sia utilizzato personale diverso, le relative prestazioni di lavoro si intendono comprese tra le prestazioni occasionali di tipo accessorio di cui all'articolo 70, comma 1, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, e ad esse si applicano le disposizioni di cui all'articolo 72 del citato decreto legislativo n. 276 del 2003.
L'effettuazione del servizio di noleggio in assenza della comunicazione alla Capitaneria di porto comporta l'applicazione della sanzione di cui all'articolo 55, comma 1, del presente codice, mentre la mancata comunicazione all'Inps o all'Inail comporta l'applicazione delle sanzioni di cui all'articolo 3, comma 3, del decreto-legge 22 febbraio 2002, n. 12, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2002, n. 73.
Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze ed il Ministro del lavoro e delle politiche sociali sono definite le modalità di attuazione delle disposizioni di cui al comma 3.
I proventi derivanti dall'attivita' di noleggio di cui al comma 1 sono assoggettati, a richiesta del percipiente, sempreche' di importo non superiore a 30.000 euro annui, a un'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali, nella misura del 20 per cento, con esclusione della detraibilià' o deducibilità' dei costi e delle spese sostenute relative all'attività di noleggio.

Rosa Ferretti
2025-05-20 22:34:44
Numero di risposte: 6
Per portare i turisti in barca, Charger tiene conto che due opzioni sono possibili:
attività occasionale, con prestazioni per un massimo di 42 giorni l’anno, peraltro non considerata attività commerciale, oppure
attività con partita Iva.
Basta avere, oltre alla patente nautica da almeno tre anni, una barca da immatricolare alla motorizzazione civile.
Una volta raggiunti detti requisiti si può scaricare un modulo da compilare a ogni tour e spedito prima della partenza all’Agenzia delle Entrate e alla Capitaneria di porto.
Il modulo deve indicare i dati dei clienti, l’incasso e le ore di navigazione.
Chi fa questo lavoro in maniera professionale deve aprire la partita Iva e richiedere la targa all’Autorità di Bacino e, in questo caso, la barca si può usare solo per il trasporto dei clienti e non ad uso da diporto privato.
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