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Perché si dice catamarano?

Arturo Colombo
Arturo Colombo
2025-05-20 11:31:10
Numero di risposte: 7
catamarano s. m. Imbarcazione moderna per usi sportivi e da diporto, la cui struttura, derivata dal catamaran, consiste di due scafi a fondo piatto simmetrici e paralleli, solidamente collegati da un ponte sul quale sorge la sovrastruttura per gli organi di governo, ed eventualmente per gli alloggi, ecc.
Loretta Martini
Loretta Martini
2025-05-20 09:07:43
Numero di risposte: 5
Il catamarano è un'imbarcazione appartenente alla categoria dei multiscafo, proprio perché formato da due scafi collegati da una struttura chiamata ponte. "Kattu maram", tradotto letteralmente, significa "legni legati assieme". L’etimologia proviene dall’Oceano Indiano e trae origine dalle imbarcazioni utilizzate dalle popolazioni del Paravas, un'aristocratica comunità di pescatori posta nel litorale sud di Tamil (India). Nei dialetti melanesiani questo nome definisce una barca formata da una canoa a remi con una vela ausiliaria, dove viene ospitato l'equipaggio ed il carico, e uno scafo più piccolo, ovvero un bilanciere, dotato di galleggiante per garantire stabilità di forma e con possibilità praticamente nulla di carico. Le prime proa furono avvistate nel 1521 nell'Arcipelago delle Marianne, durante la spedizione di Magellano. I popoli insulari dell'Oceano Indiano e del Pacifico hanno così minimizzato il consumo del prezioso legname per la costruzione delle loro imbarcazioni; parallelamente avevano bisogno di imbarcazioni efficienti e con questi presupposti il catamarano era la scelta ottimale.
Quirino Giordano
Quirino Giordano
2025-05-20 06:59:36
Numero di risposte: 6
Il termine ha origine dall’espressione tamil kattu-maram, le cui parole singole significano legare e albero e indicano quindi due tronchi legati insieme con il fine di galleggiare sull’acqua. Inizialmente sono stati utilizzati come imbarcazione da parte delle popolazioni del Parvas, anche se attestazioni più antiche possono essere trovate nel Pacifico seppur con un altro nome: proa. Queste, infatti, erano barche composte da una canoa dotata di vela ausiliaria e di uno scafo più piccolo per garantire stabilità durante gli spostamenti. Le prime mai riconosciute vennero avvistate attorno agli anni Venti del Cinquecento dalla spedizione di Magellano nell’Arcipelago delle Marianne, ma gli occidentali si dimostrarono da subito ostili al mezzo. In Oriente, tuttavia, si prestavano alla perfezione ai trasferimenti tra le isole e rispondevano anche a un’altra necessità: quella di risparmiare il legname sempre scarso e per questo così prezioso.