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Perché i siti archeologici sono sotto terra?

Germano Mancini
Germano Mancini
2025-08-22 11:05:20
Numero di risposte : 3
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Le forze della natura giocano un ruolo importante nel coprire di terra e detriti delle città antiche. Tra i processi più influenti troviamo la sedimentazione e l'erosione, che operano lentamente ma inesorabilmente nel tempo. Questi fenomeni geologici possono trasformare completamente un paesaggio urbano, coprendo le strutture con strati di terra che proteggono, ma allo stesso tempo nascondono, le vestigia del passato. Sedimentazione: questo processo avviene quando i sedimenti si accumulano gradualmente su una superficie, spesso portati da acqua o vento. Nel corso dei secoli, questo accumulo può ricoprire intere città, preservandole dal decadimento, sotto metri di terra. L'erosione è l'usura del terreno causata da agenti atmosferici come pioggia e vento. Questo fenomeno può spostare grandi quantità di terra, coprendo resti archeologici e modificando il paesaggio originale. Il bradisismo è un lento movimento verticale del suolo che può sommergere o sollevare aree costiere, contribuendo al seppellimento delle città antiche. Le catastrofi naturali hanno avuto nei secoli un impatto devastante sulle città antiche. Le eruzioni vulcaniche, in particolare, sono state responsabili della sepoltura di intere città sotto strati di cenere e lava. Questo fenomeno, sebbene distruttivo, ha permesso la conservazione di queste città in uno stato quasi intatto: un esempio emblematico è l'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., che ha sepolto Pompei ed Ercolano, preservando dettagli della vita quotidiana del l'epoca che altrimenti sarebbero andati perduti. La costruzione di nuove strutture sopra le rovine esistenti è una pratica comune che accelera il processo di seppellimento, fenomeno particolarmente evidente nelle città moderne, dove l'espansione urbana ha spesso coperto le rovine sottostanti, nascondendo tesori archeologici sotto strati di cemento e asfalto. In molti casi, le antiche città sono state sepolte intenzionalmente per fare spazio a nuove costruzioni o per proteggere i resti archeologici da ulteriori danni.
Pablo Monti
Pablo Monti
2025-08-22 10:47:03
Numero di risposte : 13
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Il fatto che gli oggetti archeologici si trovino sotto terra è dato da tutti per scontato. E invece, il fatto dei ritrovamenti sotterranei ha una spiegazione e un motivo precisi. In un programma a Radio 1 di VRT l’archeologo di Bruges, Frederik Roelens, spiega che in passato le persone erano “semplicemente pigre”: nel caso di una recente scoperta di una muraglia del XVIII secolo in un giardino nello Zeeland, il terreno si è accumulato sopra l’antica struttura nel corso del tempo. Roelens dice che gli antichi abitanti non avevano l’opzione di demolire una muraglia o altri oggetti ingombranti come faremmo oggi, soprattutto per l’assenza di tecnologia che consentisse la rimozione professionale di oggi. Invece, allora, gettavano semplicemente della terra sopra di essi. L’assenza di servizi di smaltimento dei rifiuti come li conosciamo oggi significava che l’opzione più facile era bruciarli o seppellirli sotto terra. La natura ha anche un ruolo, perché il terreno si accumula naturalmente nel tempo, spostato dal vento o da altri fattori.
Angela Giuliani
Angela Giuliani
2025-08-22 09:04:36
Numero di risposte : 5
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Affondano nel tempo e, in tal caso, perché? E perché in seguito altre persone avrebbero costruito sopra di loro? Sarebbero state sepolte a quel punto?
Mercedes Pagano
Mercedes Pagano
2025-08-22 07:01:37
Numero di risposte : 9
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Le città antiche sono sepolte a causa di calamità naturali, di abbandono, dell’azione della natura o di quella dell’uomo. Possono essere ricoperte a causa di calamità naturali, di abbandono, dell’azione della natura o di quella dell’uomo. Per esempio, inondazioni o eruzioni vulcaniche: il caso emblematico è quello di Pompei, investita nel 79 d.C. dall’eruzione del Vesuvio e ricoperta da strati di lava, che l’hanno cancellata e allo stesso preservata intatta e materialmente sepolta sotto il materiale eruttivo. Alcune città sono state abbandonate dai loro abitanti a causa di invasioni o carestie che li hanno portati ad andare altrove, e su quelle costruzioni è intervenuta l’azione della natura che le ha ricoperte con: vegetazione spontanea o con detriti; sabbia; materiali trasportati da torrenti; inondazioni; vento. A seguito di demolizioni, accidentali o volontarie, il materiale residuo veniva riutilizzato per costruire nuovi edifici o strade e le nuove costruzioni venivano posate sui resti delle vecchie, che quindi erano letteralmente seppellite, e questo è il caso di Roma o di Londra.
Osvaldo Monti
Osvaldo Monti
2025-08-22 06:46:30
Numero di risposte : 12
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Il motivo è presto detto, o meglio le motivazioni sono diverse, si potrebbe parlare di multifattorialità. Nel caso dell’amatissima Pompei ad esempio ne conosciamo la ragione: si è trattato di una calamità naturale che ne ha anche messo repentinamente fine alla vita e contestualmente ricoperta di lava. La natura ha poi fatto il resto, ricoprendo quello che rimaneva di vegetazione, o anche strati di terra e altri materiali, trasportati dal lungo lavoro del tempo con il vento, dall’acqua, da fenomeni di inondazione. Il vento in particolare svolge un ruolo incredibilmente cruciale, sembra niente eppure in anni è in grado di trasportare moltissimo materiale. C’è poi in tema di città sepolte, il discorso dell’attività umana, basti pensare alla nostra Roma, abitata per millenni e che ancora oggi continua a regalare porzioni intere di città sepolte a profondità incredibili, questo è frutto dell’attività umana. Moltissimi anni fa, i nostri predecessori non si facevano troppi problemi nel demolire e seppellire per fare spazio al nuovo, si doveva costruire una strada, un castello, qualcosa di nuovo, via il vecchio, addirittura si utilizzavano i detriti come materiali.
Bortolo Conti
Bortolo Conti
2025-08-22 06:26:16
Numero di risposte : 8
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Avete mai notato come i resti delle antiche civiltà, quando vengono scoperti, sono quasi sempre sepolti sotto strati di terra e non semplicemente "lasciati lì" come se fossero stati abbandonati ieri? Non tutte le città antiche hanno avuto un destino così drammatico; alcune sono state semplicemente abbandonate e nel corso del tempo sono state ricoperte da vegetazione, come nel caso delle città Maya, o da strati di terra e detriti portati dal vento e dalle inondazioni. C'è di più, perché anche città come Roma, che sono state continuamente abitate per millenni, presentano resti antichi sepolti a diversi metri di profondità. Questo fenomeno è dovuto in parte alla materia organica in decomposizione che ha contribuito a elevare il livello del suolo, ma soprattutto all'attività umana. Sì, avete capito bene, siamo stati noi, con le nostre continue costruzioni e demolizioni, a seppellire il nostro stesso passato. A Roma e Londra, ad esempio, i detriti delle demolizioni venivano utilizzati per pavimentare nuove strade, costruendo così su quello che viene chiamato "terreno fatto". A volte, questo processo non era nemmeno intenzionale: un edificio antico che crollava poteva essere ritrovato più tardi e i suoi materiali riutilizzati, mentre altri oggetti meno importanti venivano ignorati e lasciati lì, come un tesoro nascosto per gli archeologi del futuro.