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Come si chiama il turismo del mare?

Chiara Mazza
Chiara Mazza
2025-05-30 10:43:58
Numero di risposte: 5
Non mancano le occasioni di turismo del benessere, come le strutture termali di Scrajo e Seiano a Vico Equense, uno dei centri più pittoreschi. Ma è nelle bellezze naturali il grande fascino di questa terra: la strada costiera è una delle meraviglie del paesaggio italiano. Tra agrumeti, vigne e oliveti dolcemente declinanti verso il mare, il tracciato segue il tortuoso profilo della costa, aprendo curva dopo curva a vedute incantate sul Golfo di Napoli, il Vesuvio e Capri. Proprio Capri, insieme a Ischia e Procida formano le celebri isole del golfo di Napoli. Raffinata e glamour con la sua Piazzetta, i Faraglioni, la passeggiata su via Camerelle, Capri invita il mondo intero per soggiorni slow, all’insegna dell’eleganza e della dolce vita. Ricca, ricchissima di vegetazione che cambia le tonalità e i profumi col cambiare dei venti di mare e delle stagioni, Ischia è chiamata l’Isola Verde per i suoi giardini, curati ed accoglienti. Fra quelli aperti al pubblico, molti sono parchi termali: dal Negombo ai Giardini Poseidon, a quelli naturali del Sorgeto a Panza e dei Nitrodi a Barano, con tanto verde in superficie che corrisponde alla grande disponibilità di preziosi fanghi e acque a differenti temperature che attraversano il sottosuolo. Qui le terme sono tutte da godere per un piacevole mix di benessere mente e corpo. Un ristoro per l’anima. Le spiagge dei Maronti, San Montano, San Francesco e Citara assicurano un’abbronzatura perfetta in uno scenario incomparabile. Procida, Capitale della Cultura 2022, riconoscimento che racconta al mondo che quest’isola sarà sempre centro di relazioni, di inclusione, di cura e amore per l’ambiente marino e storico. Le spiagge più famose sono Chiaia e la Chiaiolella. Imperdibile un tuffo nella natura incontaminata di Vivara. Risalendo verso nord, il territorio di Baia e Bacoli rappresenta la parte più ricca dell’archeologia flegrea. Le grandiose rovine di epoca romana testimoniano l’antico splendore, quando la zona era il centro di villeggiatura più elegante, famosa inoltre per le sue acque termali, intensamente sfruttate. La maggior parte dei favolosi edifici di Baia è stata sommersa dal mare, in seguito al bradisismo. Queste rovine costituiscono il Parco Archeologico Sommerso di Baia, visitabile tramite escursioni in apposite barche con fondo trasparente e immersioni subacquee guidate. L’arenile di spiaggia finissima a perdita d’occhio e la pineta accompagnano gran parte del Litorale Domitio. I pini, rendono fitta e ombrosa la fascia alberata che ospita complessi alberghieri e campeggi. Sono l’anima di Baia Domizia, moderno centro turistico residenziale. Ai Bagni di Mondragone sgorga ancora oggi una sorgente sulfurea calda usata per inalazioni. In località Le Vagnole, invece, sono da provare l’acqua ferruginosa-alcalina. Infine, anche a Napoli, città millenaria, è possibile godere del mare immersi in secoli di storia e tradizioni. A Posillipo, c’è la Gaiola, piccola isola tufacea che rappresenta uno dei siti più belli del Golfo di Napoli. L’area tutelata va dallo “Scoglione” di Marechiaro alla baia di Trentaremi, sotto il Parco Archeologico di Pausilypon, a cui si arriva attraverso la grotta di Seiano su via Coroglio. A piedi bisogna percorrere la stradina in discesa che inizia dal Parco Virgiliano e prosegue tra villette adagiate nel verde, con lunghe rampe di scale che arrivano direttamente alle acque cristalline di questa incantevole baia.