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Che cos'è il diritto marittimo internazionale?

Ippolito Ricci
Ippolito Ricci
2025-05-27 05:56:08
Numero di risposte: 2
Il diritto della navigazione, o diritto marittimo, è la branca del diritto costituita dall'insieme di norme che disciplinano la navigazione marittima ed aerea, di tipo commerciale e non commerciale. Va distinto dal diritto del mare, che è una branca del diritto internazionale e disciplina i diritti e i doveri degli Stati in ambienti marittimi, e questioni come le rivendicazioni sui minerali marini, la giurisdizione delle acque costiere e le relazioni marittime tra gli Stati. Le Repubbliche marinare nel Medioevo elaborarono propri codici marittimi. In ordine cronologico, produssero: la Repubblica di Amalfi le Tavole amalfitane, il Ducato di Gaeta parte degli Statuti di Gaeta, la Repubblica di Noli gli Statuti di Noli, la Repubblica di Pisa il Constitutum usus e il Breve curia maris, la Repubblica di Venezia il Capitulare nauticum, la Repubblica di Ragusa gli ultimi due volumi del Liber statutorum, la Repubblica di Ancona gli Statuti del mare, la Repubblica di Genova le Regulae et ordinamenta officii gazariae. Inoltre, per la loro antichità, si devono segnalare gli Ordinamenta maris di Trani del 1063. Il diritto della navigazione è considerato in Italia autonomo dal punto di vista legislativo, poiché la materia è disciplinata dal Codice della navigazione approvato con il regio decreto n. 327 del 30 marzo 1942 e successivamente novellato, per quanto concerne la parte aerea, dal decreto legislativo 96/2005 e dal decreto legislativo 151/2006.
Eustachio Gentile
Eustachio Gentile
2025-05-27 04:45:03
Numero di risposte: 5
Il diritto marittimo internazionale è disciplinato dalla Convenzione di Montego Bay sul diritto del mare del 10 dicembre 1982, che ha sostituito le precedenti Convenzioni di Ginevra del 1958. Il mare è suddiviso in due aree principali: il mare territoriale e l'alto mare. Il mare territoriale è la striscia di mare adiacente alle coste dello Stato, con un limite massimo di estensione di 12 miglia marine, e include le baie e i golfi. Sul mare territoriale si irradia la sovranità dello Stato, ma è tenuto a consentire il passaggio inoffensivo delle navi straniere. L'alto mare, invece, è lo spazio marino che si estende oltre il mare territoriale, dove trova ancora applicazione il principio della libertà dei mari. In alto mare, ogni Stato esercita la sua giurisdizione solo sulle navi battenti la propria bandiera, ma può abbordare e catturare navi straniere impegnate in atti di pirateria o altre attività illecite. Inoltre, gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno stipulato il primo Trattato internazionale sull’Alto Mare per la protezione e la gestione sostenibile delle acque internazionali, con l'obiettivo di trasformare queste aree in aree protette entro il 2030.