Quanto tempo dura la vita di una barca in vetroresina?

Annunziata Damico
2025-08-30 00:16:19
Numero di risposte
: 11
Un manufatto di VTR, statico, tenuto magari in un ambiente coperto, è da ritenersi presumibilmente di per sé eterno. La barca è quanto di più diverso. Delaminazione, fratturazione, disgregazione, oltre ad un indebolimento della rigidità strutturale sembrerebbero inevitabili conseguenze della navigazione. Esistono una quantità di elementi da prendere in considerazione, uno dei primi è che una barca viene demolita, abbandonata o semplicemente inutilizzata per moltissimi altri motivi prima che la vetroresina si degradi o collassi. Una possibile risposta: “la resistenza (costanza) degli armatori è inferiore alla durata della peggiore vtr, ecco perché [le barche] finiscono abbandonate in un piazzale prima di aver concluso il loro ciclo vitale”. Domanda nella domanda, come abbiamo letto: “c’è qualcuno che abbia mai sentito dire di una barca in vetroresina affondata per vetustà?” Mancano statistiche sul lungo periodo, visto che le prime imbarcazioni sono della metà degli anni 50’. Ci sono una bella serie di fattori: come è stata progettata, come costruita, utilizzata, mantenuta, ricoverata, sottoposta o meno a traumi, fisici, chimici, atmosferici… e come la mettiamo coi controstampi, e verificare perni annegati, zone non ispezionabili: tocca smantellare la barca?

Loretta Marchetti
2025-08-25 13:00:52
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: 10
La durata di vita realistica delle barche in vetroresina dipende da vari fattori, tra cui la manutenzione e le condizioni di utilizzo.
Possiedo un Wasa 410 del 1982 che appartiene alla famiglia da quasi 20 anni ma ne sono il proprietario solo di recente.
Adoro questa barca e voglio che viva ancora per molti anni, ma a volte mi preoccupo della data di scadenza su una barca in vetroresina come questa.
C'è un punto in cui non sarà più idoneo alla navigazione solo in virtù della pura età?
Sono disposto a investire ore e denaro ma entro limiti ragionevoli.

Costantino Rossetti
2025-08-18 19:45:15
Numero di risposte
: 10
Come spesso succede si tiene in poco conto la legge del contrappasso al momento di una novità.
Così è stato anche per le barche in vetroresina e così avviene per i dati negativi che si accompagnano ad ogni innovazione offuscati dai vantaggi scientifici, industriali, economici e come si è visto perfino sociali.
Ma prima o poi arriva il conto.
La Commissione Europea afferma che su più di sei milioni di barche di lunghezza sotto i 22 metri nelle migliaia di porti del nostro Continente, 80mila unità all’anno sono al fine vita.
Le alternative a questi sistemi spiccioli ci sono ma sono molto costosi e quindi poco usati come la macinazione e il processo di decomposizione chimica o di trasformazione del materiale in sostanze riciclabili.
Come si è detto, per oltre cinquant’anni, e continua ad esserlo, tanto che si stima che il mercato globale del solo materiale fibra di vetro arriverà a 4 miliardi di euro nel 2024.
In Italia con la legge n. 68 del 2015 si è introdotto il reato di responsabilità penale per “Delitti contro l’ambiente” che prevede una pena massima di 15 anni di detenzione nei confronti di chi, per esempio, si sbarazza delle barche da rottamare soprattutto per evitare costi che non sono bruscolini.
È evidente però che – e i fatti lo dimostrano – una legge non basta se non affiancata, come si suggerisce, da aziende dedicate al recupero e se possibile al riciclo di questi materiali, aziende non in ordine sparso ma che dovrebbero costituire, per l’estensione del problema, una rete nazionale.

Lidia Sala
2025-08-08 17:58:40
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: 4
Barche oramai di 25-35 anni se ben conservate, cioè senza sbriciolamento del core e se esenti da osmosi e/o delaminazioni dell'opera viva sembrano ancora robustissime.
Le considerazioni generali di comportamento nel tempo valgono per tutti i materiali compositi.
La loro durata è molto influenzata dalle caratteristiche della resina.
Una struttura esente da danni ha un'ottima resistenza nel tempo; vi sono parti che nonostante abbiano superato i 30 anni di vita sono ancora strutturalmente adeguate.
I margini di progetto sono di solito talmente ampi da permetterne un normale utilizzo per un ragionevole periodo, mi sbilancerei: qualche decina d'anni con una normale manutenzione e dopo le si guarda con più frequenza ed attenzione.

Nayade Rinaldi
2025-08-08 16:24:42
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: 12
La durata di vita di una barca in vetroresina è influenzata da diversi fattori.
La qualità della produzione gioca un ruolo cruciale, una barca in vetroresina ben costruita resiste meglio agli agenti atmosferici e alle sollecitazioni meccaniche rispetto a quelle realizzate con maestria artigianale inferiore.
Anche fattori ambientali come l’esposizione all’acqua salata, al sole e alle temperature estreme influiscono sulla longevità.
Le barche in vetroresina in ambienti di acqua salata, ad esempio, devono affrontare maggiori sfide di corrosione rispetto a quelle utilizzate in acqua dolce.
Sebbene la durata media della vita sia in genere di circa 30-40 anni, questa può essere notevolmente estesa con cura e attenzione adeguate.
La longevità di una barca in vetroresina non è un numero predeterminato ma piuttosto il risultato delle cure e delle attenzioni che riceve durante tutta la sua vita.
Comprendendo i fattori che influiscono sulla sua durata e aderendo a una rigorosa routine di manutenzione, i proprietari possono godere di molti anni di utilizzo affidabile e piacevole delle loro imbarcazioni in vetroresina.

Odino Villa
2025-08-08 16:19:13
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: 17
La vita di una barca in vetroresina è limitata nel tempo, poiché la resina, una volta catalizzata, mostra dei limiti col passare del tempo. Il più evidente è che l’invecchiamento della vetroresina non appare nello scafo o nelle strutture, ma nella coperta, che è sempre realizzata a sandwich, con l’anima di balsa o di poliuretano. Nelle barche più vecchie infatti si può notare che, in certe zone, la coperta sembra molto elastica, per non dire moscia.
Questo fenomeno non è affatto tipico delle barche dell’Alpa, ma di gran parte delle barche più anziane.
L’invecchiamento della coperta può anche manifestarsi con un abbassamento intorno alla base dell’albero e in corrispondenza delle porte sottostanti, che hanno difficoltà ad aprirsi o chiudersi.
Un altra forma di invecchiamento, molto rapido, della coperta, si può verificare quando l’anima di poliuretano emette del gas e fa gonfiare la coperta per grandi superfici, al punto che di rado è possibile intervenire localmente, ma più facilmente si è costretti a eliminare tutta la pelle esterna e l’anima.
Questi rigonfiamenti si verificano più facilmente sulle murate delle barche a sandwich e verniciate in colori di moda come il nero, il blu o il verde scuro, che notoriamente si scaldano di più se esposte al sole.