Quanto tempo ci vuole per diventare skipper?

Vito Battaglia
2025-06-01 03:19:21
Numero di risposte: 8
Per diventare skipper di professione conducendo un’imbarcazioni da diporto, portando ospiti in viaggio per mare, un passaggio fondamentale è quello di aver frequentato, con esito finale positivo dei corsi specifici.
Un corso ridotto adatto a tutti coloro che, anche se in possesso di patente nautica, non ritengono di avere la preparazione pratica adeguata a svolgere il ruolo di Comandante.
Il corso, della durata di 80 ore, preparerà max. 8 allievi per volta.
Le lezioni teorico-pratiche si svolgeranno su 8 giorni, da sabato a sabato.
Un corso completo orientato a coloro che, non ritenendo di avere la preparazione pratica adeguata a svolgere il ruolo di skipper, vogliono completare la formazione richiesta a chi vuole entrare nel mondo del lavoro nautico da diporto in qualità di skipper sviluppando specifiche competenze e l’adatta mentalità professionale richieste nel settore.
Per diventare uno skipper professionista non esiste un percorso professionale unico e uguale per tutti.
Uno skipper deve saper fare di tutto a bordo, non solo governare la barca.
Per lavorare come skipper di professione conducendo un’imbarcazioni da diporto, portando ospiti in viaggio per mare, un passaggio fondamentale è quello di aver frequentato, con esito finale positivo dei corsi specifici quali ad esempio: antincendio di base, sopravvivenza e salvataggio, sicurezza personale e responsabilità, primo soccorso elementare, mezzi di salvataggio, World Sailing Offshore Personal Survival Training Course, ormeggio ed ancoraggio, manutenzione degli impianti di bordo, Meteorologia, ecc.
Sembrano molti, ma nel corso teorico/pratico con esame finale che stiamo proponendo si acquisiscono tutti insieme.

Pierina Lombardo
2025-05-31 23:56:25
Numero di risposte: 3
Per diventare skipper è necessario essere maggiorenni e essere in possesso del diploma di scuola superiore, meglio ancora se presso un istituto tecnico nautico, poiché questo vi permetterà di avere già con voi la maggior parte dei requisiti necessari.
Per diventare skipper e lavorare conducendo un piccolo yacht, portando clienti in viaggi che spaziano dal mar Adriatico alle spiagge più belle dei Caraibi, dovrete avere essenzialmente la patente nautica.
Altro passaggio fondamentale è quello di aver frequentato con esito finale positivo dei corsi: antincendio di base, sopravvivenza e salvataggio, sicurezza personale e responsabilità sociali (PSSR), primo soccorso elementare, marittimo abilitato ai mezzi di salvataggio (MAMS), Global marittime destress safety system (GMDSS) e corso lettura e utilizzo radar.
Fatti i corsi, è possibile per gli aspiranti skipper accedere all’esame teorico/pratico che si svolge presso le capitanerie di porto e gli uffici circondariali marittimi.
Una volta superato l’esame, bisognerà invece provvedere al periodo di addestramento obbligatorio.
Bisognerà infatti accumulare un totale di 36 mesi di navigazione, comprensivi di almeno 24 su navi e imbarcazioni da diporto, e assumere durante questo “tirocinio” la qualifica di mozzo o di ufficiale di navigazione da diporto.
Dare una risposta esaustiva e definitiva a questa domanda non è semplice perché i corsi di formazione per skipper variano da regione in regione, ma indicativamente possiamo dire che bisogna avere a disposizione – qualora si avesse il sogno nel cassetto di diventare skipper di professione – un budget che può variare dalle 700,00 alle 2.000 euro.

Manuela Bruno
2025-05-31 23:39:52
Numero di risposte: 8
Per diventare skipper ci sono dei requisiti che ogni aspirante deve possedere: essere maggiorenne e in possesso almeno di un diploma di istruzione di secondo grado, avere sostenuto un corso di sicurezza personale, federale o di altro ente preposto, per la navigazione d’altura.
Servirà poi anche un corso antincendio di base, uno di primo soccorso e il certificato radio operatore GMDSS Short Range.
Con questi requisiti sarà possibile accedere all’esame per il titolo, che si divide in una prova scritta e una pratica.
La parte scritta si svilupperà sulle conoscenze teoriche riguardanti la teoria della nave, i motori, le norme sulla sicurezza, le manovre, regolamento sugli abbordi, il meteo, la navigazione cartografica, la normativa ambientale.
La prova pratica invece è del tutto simile a quella che si svolge per gli esami di patente, con la conduzione dell’unità, a vela o motore, in diverse andature, recupero di uomo in mare e accosto in banchina.
Il complesso dei requisiti e delle due prove d’esame definiscono quindi dei criteri d’accesso che dovrebbero garantire che i titoli vadano a figure professionali con sufficiente competenza.