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Come si sfrutta l'energia marina?

Giuliano Mancini
Giuliano Mancini
2025-05-30 23:15:44
Numero di risposte: 5
Per energia marina si intende una risorsa rinnovabile che genera energia elettrica a partire dalle onde, dalle correnti e dalle maree di mari e oceani. L'energia marina può essere di diversi tipi, a seconda della sua origine, come ad esempio quella generata dalle correnti marine, che permette la creazione di energia meccanica, o l'energia che sfrutta le maree, soprattutto in presenza di centrali mareomotrici. Per ricavarla sono necessari degli impianti mareomotrici che riescono a sfruttare il movimento generato dallo spostamento dell'acqua. Inoltre, c'è l'energia che sfrutta il sale marino, basandosi sull'osmosi tra le membrane che dividono l'acqua dolce da quella salata, e l'energia oceanica talassotermica, che sfrutta le diverse temperature presenti tra la superficie del mare e le profondità. Il primo brevetto per sfruttare l'energia marina è stato depositato in Francia dalla famiglia Girard nel 1799 e, da allora, molti stanno cercando di capire come utilizzare le correnti per produrre energia pulita.
Naomi Sala
Naomi Sala
2025-05-30 21:05:47
Numero di risposte: 2
Per l’energia dei flussi di marea si utilizzando invece le correnti d’acqua orizzontali, che si formano in conseguenza della variazione verticale del livello delle masse d’acqua, ossia le maree. L’energia del moto ondoso è dovuta al vento che soffia sul mare, che crea il moto superficiale periodico caratteristico delle onde. Le possibilità maggiori in termini di sfruttamento della risorsa - e le prospettive più incoraggianti da un punto di vista tecnologico - riguardano il recupero di energia dal moto ondoso e dalle correnti di marea. I sistemi di generazione di energia marina sono legati a doppio filo allo sviluppo tecnologico. Quando l’innovazione raggiungerà il giusto livello di maturità tecnica e commerciale, la produzione di energia dal mare diventerà molto più vantaggiosa e diffusa.