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Chi ha scritto il codice della navigazione?

Leonardo Ferrari
Leonardo Ferrari
2025-06-16 18:22:56
Numero di risposte: 7
Il testo dell'articolo non fornisce informazioni dirette sulla persona che ha scritto il codice della navigazione. Ritenuto che il nuovo testo del Codice civile, approvato con R. decreto 16 marzo 1942-XX, n. 262, ha reso necessario di modificare, a scopo di coordinamento, il Codice della navigazione e di pubblicare il testo definitivo del Codice medesimo. Sulla proposta del Nostro Guardasigilli, Ministro Segretario di Stato per la grazia e giustizia. Il testo non risponde alla domanda quindi: none
Donatella Bianchi
Donatella Bianchi
2025-06-06 06:43:15
Numero di risposte: 3
nulla è detto esplicitamente a riguardo di chi ha scritto il codice della navigazione L'Opera si rivolge sia ai professionisti legali che alle Forze dell'ordine e alle capitanerie di porto. In questa nuova edizione del Codice della navigazione, oltre al testo aggiornato del codice della navigazione marittima, interna ed aerea e ai suoi regolamenti, sono riportate le più significative leggi complementari. La normativa pubblicata, che ha recepito anche i più importanti provvedimenti e accordi internazionali, è suddivisa in voci, fra le quali ricordiamo: Edizione aggiornata con le significative modifiche al Regolamento del codice della navigazione marittima, apportate dal DPR 19 aprile 2024, n. 93, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 5 luglio 2024.
Aaron Neri
Aaron Neri
2025-05-28 16:05:21
Numero di risposte: 7
L'attuale codice della navigazione venne approvato con il Regio decreto 30 marzo 1942, n. 327. Il codice della navigazione italiano regolamenta e disciplina la navigazione, marittima, interna ed aerea, nelle acque territoriali e nello spazio aereo sotto la sovranità della Repubblica Italiana. Solo nel 1957 Michele Fragali sistematizzò in forma definitiva l'intera materia curando per la casa editrice Giuffrè il Codice della navigazione. In esso equivale il principio della deroga di una legge speciale anteriore a una legge ordinaria successiva; Il codice della navigazione è stato da ultimo incisivamente modificato, per la parte aerea, dal decreto legislativo 9 maggio 2005 n. 96 e dal decreto legislativo 5 marzo 2006 n.151. Le funzioni di polizia e vigilanza per le attività marittime sono esercitate dalla Guardia di Finanza - sezione Aeronavale e dall'Ente nazionale per l'aviazione civile per le attività aeree. Il codice è diviso in disposizioni preliminari e 4 parti, nello specifico: Navigazione marittima e interna; Navigazione aerea; Disposizioni penali e disciplinari; Disposizioni transitorie e complementari. In attuazione dell'ultimo articolo, l'art. 1331, sono poi stati emanati dal Governo il Regolamento per la navigazione interna e il Regolamento per la navigazione marittima.
Rosalino Leone
Rosalino Leone
2025-05-28 14:45:27
Numero di risposte: 5
Nel 2005 è stata approvata la riforma del Codice della Navigazione, e più precisamente la modifica della sua parte aeronautica: un passo ormai non più rimandabile, se si pensa che il testo precedente risaliva al 1942 ed era naturalmente inadeguato all’odierno scenario del trasporto aereo. La riforma, sancita dal Decreto Legislativo 96/2005, ha affrontato i nodi cruciali dell’aviazione civile italiana: le fonti normative, gli aeroporti e le gestioni aeroportuali, il regime amministrativo dei mezzi, le funzioni di polizia, i servizi aerei ed aeroportuali, le responsabilità dei soggetti operanti nel settore. Nel 2006 è stata apportata una nuova modifica alla parte aeronautica del Codice della Navigazione con il Decreto Legislativo 151/2006.