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Chi sono i principali armatori italiani?

Elena Verdi
Elena Verdi
2025-06-02 12:34:56
Numero di risposte: 6
A Emanuele Accame Gianluigi Aponte Marcello Barbaro Giovanni Battista Bibolini Biagio Borriello Raffaele Cafiero Filippo Calendario Giovanni Cappello Michele Casaretto Agostino Chigi Francesco Coppola Loise Coppola Andrea Corrado Giacomino Costa Giacomo Costa Antonio Cosulich Primo de' Castro Cesare Della Vida Ernesto Fassio Giovanni Gaggino Giovanni Gavarone Aldo Grimaldi Achille Lauro Agostino Lauro Gioacchino Lauro Salvatore Lauro Glauco Lolli Ghetti Amedeo Matacena Elio Matacena Ignazio Messina Vittorio Morace Vincenzo Onorato Camillo Orlando Raffaello Orsero Emanuele Vittorio Parodi Erasmo Piaggio Raffaele Rubattino Gianni Scerni
Mietta Pellegrino
Mietta Pellegrino
2025-06-02 10:59:15
Numero di risposte: 6
La classifica stilata da SHIPPING ITALY e l’Università di Genova comprende la Top 15 dei gruppi e la Top 50 delle società armatoriali italiane. Le principali aziende attive in Italia nel trasporto marittimo sono quelle elencate nella classifica. I risultati di bilancio delle aziende armatoriali italiane sono stati considerati per stilare la classifica. Le società armatoriali italiane sono state valutate in base ai loro risultati di bilancio per creare la classifica. Il trasporto marittimo in Italia coinvolge diverse aziende che sono state prese in considerazione per la classifica. La classifica fornisce una panoramica delle principali aziende italiane attive nel settore del trasporto marittimo. Le aziende italiane nel settore del trasporto marittimo hanno sido valutate per la classifica in base ai loro bilanci. La classifica Include la Top 15 dei gruppi e la Top 50 delle società armatoriali italiane operanti nel settore.
Rosolino Moretti
Rosolino Moretti
2025-06-02 10:16:17
Numero di risposte: 6
Al sesto posto, Gianluigi Aponte, sorrentino che da Ginevra ha creato la seconda flotta più grande del mondo. Al nono posto, Emanuele Lauro, italo-monegasco. Inossidabili a metà classifica ci sono i fratelli Grimaldi, Emanuele e Gianluca, italiani-italiani che da Napoli controllano la più grande compagnia di traghetti del mondo. Roberto Giorgi, 65esimo posto, è alla guida di V Ships, una delle maggiori società al mondo di gestione degli equipaggi, con sede a Monaco. Infine, al 99esimo posto, Cecilia Eckelmann Battistello, che controlla dal 1996 il più grande terminalista italiano, Contship. Il conferimento del sesto posto all’intera famiglia, e non al solo Diego che oggettivamente rappresenta la grande novità dell’anno, serve anche a sottolineare la contrapposizione fra due culture oggi prevalenti nell’industria: la società quotata con quella familiare. La sua Scorpio controlla 51 navi cisterna e ne ha in costruzione 26, la compagnia Bulker ha appena ricevuto in consegna le prime due unità di un mega-ordine di 80 navi di tutte le tipologie e dimensioni. I due gruppi insieme hanno la quota prevalente del traffico mondiale container, sono stretti in alleanza, usano le navi più grandi in circolazione. Per diversificare, ha in costruzione tre navi da 19.200 teu già noleggiate a Msc. La “pink lady” - così definita per la sua passione per il rosa - da tempo detta i giochi in molti porti del BelPaese.
Piererminio Costantini
Piererminio Costantini
2025-06-02 09:52:45
Numero di risposte: 4
Due delle maggiori shipping company del mondo, la Msc del gruppo Aponte, e la Grimaldi, controllata dall'omonima famiglia di armatori napoletani, stanno aumentando la pressione sulle rotte asiatiche, aumentando i collegamenti tra i porti cinesi, il Mediterraneo e la Turchia in particolare. La Msc del gruppo Aponte e la Grimaldi appartengono a famiglie armatoriali private, come la famiglia Aponte e la famiglia Grimaldi. Il servizio ridurrà i costi di capitale e la pressione sulle scorte e migliorerà la stabilità della catena di approvvigionamento. Il porto di Dalian gestisce attualmente 106 rotte di trasporto container, tra cui 93 rotte internazionali che collegano oltre 300 porti in più di 160 Paesi e regioni del mondo. Grimaldi ha annunciato, invece, un potenziamento della sua rete con l’India, di cui beneficeranno anche i collegamenti con l'Estremo Oriente e la Cina.