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Quali fiumi sono navigabili in Italia?

Patrizia Neri
Patrizia Neri
2025-08-18 01:21:39
Numero di risposte : 14
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Tra i fiumi navigabili più conosciuti ci sono il Danubio, la Senna e il Reno, ma ti stupirai a scoprire che vi è questa possibilità anche in Portogallo e in Italia. Una crociera fluviale in Italia lungo il Po Il fiume più lungo d’Italia, che nasce dal Monviso, in Piemonte, è il Po, che attraversa ben quattro regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Fare una crociera sul Po vuol dire non solo scoprire i paesaggi della Pianura Padana e del delta del Po, classificato patrimonio mondiale dell’UNESCO, ma anche città ricche di arte come Torino, Ferrara e Venezia. I mesi migliori per navigare lungo il Po sono maggio, giugno e settembre quando il meteo è più favorevole e le temperature non sono ancora troppo alte.
Cleros Fontana
Cleros Fontana
2025-08-17 22:24:19
Numero di risposte : 7
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L'idrovia più estesa oggi in Italia è quella del suo fiume maggiore, il Po, e dei pochi canali e tratti di fiumi navigabili nell'area padana, e l'Idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco appartiene a questo bacino. I porti fluviali più importanti si trovano quindi concentrati al nord, e sono: Cremona, Mantova, Pontelagoscuro e Ostellato. L'Europa attualmente è il continente con una rete di idrovie interne tra le più estese a livello mondiale. Tale rete è formata dai fiumi che interessano principalmente Francia, Germania, Austria e Italia: Reno, Ruhr, Elba, Mosa, Senna, Rodano, Danubio e Po. L'andamento stagionale, che influenza la portata dei fiumi, influenza pure tale sistema di trasporto, che quindi non può contare su una continuità assicurata di servizio. Le vie d'acqua devono: essere abbastanza profonde da consentire il passaggio di navi, imbarcazioni e natanti di un definito pescaggio.
Arduino De Angelis
Arduino De Angelis
2025-08-17 21:56:12
Numero di risposte : 9
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Il re dei fiumi navigabili italiani è ovviamente il Po, che con i suoi 652 chilometri di lunghezza può regalare viaggi assolutamente interessanti per il turista. Va peraltro sottolineato che, sfruttando la rete idroviaria che si sviluppa intorno al grande fiume, e considerando i vari affluenti, si arriva al di là degli 800 chilometri, potendo contare su più di 100 attracchi, una dozzina di porti lungo il percorso e parecchi operatori fluviali. Restando in Veneto c’è poi ovviamente il fiume Brenta, che è navigabile da Padova fino a Venezia, in primavera, in estate e nel primo autunno. Muovendosi verso il trevigiano si incontra poi il Sile, che si muove verso l’Adriatico, e più nello specifico verso Jesolo. Non si può poi trascurare tutta quell’enorme rete di fiumi e di canali artificiali che collega il Friuli Venezia Giulia alla laguna veneta, collegando internamente Trieste e Chioggia, Pordenone e Marano, e via dicendo. Lungo la litoranea Veneta, da Venezia fino al confine sloveno, c’è veramente di che perdersi. E ancora, ci sarebbe la famosa Idrovia Padana, in grado di collegare, attraverso canali costruiti negli anni Trenta del secolo scorso, Mantova al mare, attraversando la provincia di Rovigo. Volgendo poi lo sguardo verso la Toscana va sottolineata la presenza del canale Navicelli, quel largo canale costruito nel Cinquecento a collegare Pisa con il porto di Livorno.