Perché in barca non si mettono le scarpe?

Jole Ferretti
2025-07-09 18:02:48
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: 2
Nella visione comune si tende a pensare, soprattutto per chi usa la barca solo nei periodi estivi, che a bordo si cammini a piedi scalzi. Per non rovinare la coperta, per non rovinare il teak e le varie superfici. Le barche, e in particolar modo quelle a vela, sono disseminate di ostacoli sui quali si può inciampare con dolorosissime consegueze. Il trasto della randa, i bozzelli in coperta, il teak che scotta, l’antisdrucciolo: sono solo una piccola parte delle cose che possono procurarci dolori più o meno grandi e inattesi. In ultimo c’è anche da considerare che in caso di superfice bagnata non è detto che il piede nudo riesca ad avere una buona presa, anzi. Le parti più sensibili agli incidenti di bordo sono le dita dei piedi, molto delicate ed estremamente dolorose in caso di impatto. Le scarpe aperte infatti non proteggono il alcun modo le dita e sarà del tutto inutile indossarle, anche perché molto spesso non hanno una suola adatta alle superfici della barca. Siamo quindi destinati ad avere il piede rinchiuso in caldissime scarpe? No, esistono scarpe da barca per ogni stagione, quelle estive in particolare sono ad alta traspirabilità e lasciano il piede fresco e asciutto, ma soprattutto integro e sano in caso di inciampi.

Rosaria Rossetti
2025-06-29 07:51:01
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: 8
Normalmente in barca a vela e in catamarano si cammina esclusivamente a piedi nudi: un paio di sneaker di ultima generazione o di scarpe con tacco 12 sarebbero assolutamente inutili.
Si va a piedi nudi perché in questo modo non si rischia mai di scivolare, anche con un mare non propriamente calmo.
Non riuscite a rinunciare alle scarpe?
Potete allora portare a bordo delle scarpe da barca o sandali di gomma, l’importante è che abbiano una buona presa e che non siano state mai usate a terra.

Gennaro Guerra
2025-06-25 19:17:36
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: 5
La motivazione è da ricercare negli anfratti reconditi della superstizione dell'uomo di mare, in perenne contatto e conflitto con l'elemento mare, l'amico-nemico dell'uomo-marinaio. Molti yacht espongono il segnale di divieto di transito con una scarpa disegnata al centro, per indicare, ai più distratti, l'esistenza di una regola del galateo marinaresco che invita a salire a bordo scalzi. I più adducono tale usanza al fatto che le scarpe rovinano il ponte o che la polvere trasportata possa compromettere l'igiene di bordo. I ponti delle barche, generalmente, sono costituiti da tavole di teak, l'essenza lignea fra le più dure e resistenti che esistano, che certamente non teme un banale calpestio di suole o tacchi. La motivazione fondamentale è da ricercare nell'immaginario mitico che l'uomo possiede della morte, considerata una sorta di traghettamento verso l'aldilà, che possiede delle analogie con la realtà, riscontrabili nel fatto che il defunto viene vestito a festa, comprese appunto le scarpe, pronto a intraprendere l'ultimo viaggio, il traghettamento, appunto, verso l'aldilà. Basta poco, quindi, per collegare le scarpe della festa alla ritualità funebre, in un contesto come il mare, dove scaramanzia, incertezza e pericolo incombente sono realtà sempre presenti e che i marinai di tutti i tempi possiedono, comunque e inconsapevolmente, come una matrice comune.

Michele Monti
2025-06-15 18:17:20
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: 2
Il motivo per cui in barca a vela non si portano le scarpe che si portano a terra è talmente ovvio che si fa fatica a pensare che richieda una spiegazione, ma eccola qua. In barca ci si siede ovunque e si toccano con le mani le stesse superfici su cui si cammina, quindi è evidente che c’è una questione igienica: non è bene che su quelle superfici si cammini con suole che hanno vagato per prati, marciapiedi e strade calpestando chissà cosa… C’è poi un altro motivo per non indossare in barca a vela scarpe che non siano adatte alla barca: i legni. Le barche sono sì resistenti e coraggiose, ma sono anche delicate e complicate: ci vuole poco, molto poco a fare un danno. Quindi niente tacchi, niente colori che macchiano, niente suole di cuoio che fanno scivolare. Soprattutto se, come su Freya, il ponte è di teak nuovo nuovo ricostruito con tanta passione e tanta fatica, è proprio una mancanza di rispetto nei confronti della barca e dell’armatore fare qualsiasi cosa che rischi di rovinarlo. Questo include valigie rigide e con ruote, olii per il corpo spruzzati senza cognizione di causa e, appunto, le scarpe.

Angelina Bianco
2025-06-07 07:45:02
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: 1
Sulle barche si va scalzi. Una lunga tradizione di chi va in barca è quella di farlo senza scarpe. È una questione che mette insieme igiene e sicurezza. Cominciamo con quelle che non andrebbero mai indossate nonostante quello che si vede nei film e nei telefilm: scarpe da ginnastica e scarpe con il tacco. I motivi per cui queste tipologie di calzature vanno assolutamente evitate sono da una parte dovuti alla sicurezza e dall’altra anche al mantenimento delle superfici della barca. Se sali a bordo con scarpe che hai indossato anche sulla terraferma porti con te sabbia, detriti e sassolini che a lungo andare possono rovinare le superfici su cui cammini. In più, le scarpe con il tacco sono ovviamente instabili per loro stessa natura e si rischia di inciampare o di finire fuori bordo. Le alternative sono quindi andare scalzi oppure dotarsi di calzature adeguate con suole di gomma antiscivolo. Se non pensi di riuscire a stare scalzo l’importante è che le calzature non abbiano mai toccato nessun’altra superficie.