Dove scaricano i rifiuti le barche?
Vera Fiore
2025-09-18 17:13:51
Numero di risposte
: 8
Il comandante della nave ha il dovere di notificare all’autorità marittima competente del porto di arrivo la necessità di smaltire i rifiuti prodotti, compilando un modulo apposito e procedendo alla trasmissione delle informazioni riportate nel documento come i dettagli sulla nave, sul viaggio, sul porto da raggiungere e sulla quantità di rifiuti da conferire.
La notifica deve avvenire almeno 24 ore prima dell’arrivo nel porto, se lo si conosce già, oppure appena noto.
Una volta raggiunto il porto di approdo il comandante della nave provvede al conferimento dei rifiuti negli appositi impianti.
È possibile procedere verso il successivo porto senza adempiere all’obbligo di scarico dei rifiuti solamente se l’Autorità Marittima ha accertato che la nave abbia sufficiente spazio sia per l’immondizia già prodotta che per quella futura fino al prossimo impianto di conferimento.
La normativa prevede che lo smaltimento dei rifiuti di navi, pescherecci e imbarcazioni da diporto che si trovano in territorio italiano sia amministrato da chi gestisce le strutture per la portualità turistica.
Samira Greco
2025-09-10 18:35:50
Numero di risposte
: 11
La normativa di riferimento è il Decreto Legislativo 24 giugno 2003, n. 182 che trova poi la sua applicazione e le sue specifiche nelle legislazioni regionali che vengono poi fatte applicare ai porti e alle marine. Gli approdi turistici e le darsene per le unità da diporto dovranno dotarsi di impianti di raccolta adeguati a ricevere i normali rifiuti prodotti dalle unità da diporto, nella più ampia accezione del termine. Si fa particolare riferimento alle cosidette “isole ecologiche” nelle quali si può convogliare, generalmente, la quasi totalità dei rifiuti quali: rifiuti urbani ed assimilabili, carta, metalli, plastica, vetro, olii usati e batterie esauste. Sarà poi a carico del gestore provvedere allo svuotamento periodico di detti contenitori, avviando i rifiuti allo smaltimento o recupero presso i relativi Consorzi Obbligatori. È vietato gettare i rifiuti in mare, se non in alcuni casi. È fatto divieto di accumulare rifiuti a bordo a meno di avere dei locali adatti allo stivaggio. La marina ha l’obbligo di fornire al comandante della barca tutte le informazioni avvalorate da schemi e disegni, relative allo smaltimento e allo stoccaggio dei rifiuti di bordo. Qualora non si usufruisse dei servizi di un marina, il comandante è l’unico responsabile dello smaltimento, con sanzioni in caso di violazioni o irregolarità dai 3.000,00 ai 30.000,00 euro. L’autorità competente può ispezionare l’imbarcazione per accertamenti in merito allo smaltimento.
Fulvio Romano
2025-09-03 23:50:08
Numero di risposte
: 7
Dove scaricano i rifiuti le barche?
Le strutture esistono, sono gratuite, di facile accesso 7 giorni su 7 e purtroppo poco utilizzate.
A Brest,Jonathan Goguer ci spiega che su una capacità di 1400 posti e 150 posti per i visitatori, per l'anno 2020 il contatore ha registrato 30 ore di utilizzo della stazione di recupero dell'acqua.
Stazione di depurazione.
A Port La Forêt, Frédéric Boccou, conta 6 utilizzi dell'impianto di trattamento delle acque reflue per l'anno 2020.
La stazione, che è giudiziosamente posizionata accanto alle pompe del carburante, è facilmente accessibile e il diportista beneficia dell'aiuto di un operatore portuale per semplificare e garantire la manovra.
D'altro canto, ogni porto deve disporre di impianti di raccolta per i rifiuti e le acque reflue delle navi.
Vania Caputo
2025-08-22 16:27:12
Numero di risposte
: 8
Le acque nere possono essere smaltite mediante la toilette portatile che è costituita da una cassetta removibile. Il serbatoio può contenere un numero di liquami per non più di un giorno. Il metodo migliore è sicuramente il wc nautico con serbatoio da accumulo. Esso permette di contenere un volume elevato di rifiuti per parecchi giorni. Inoltre il serbatoio verrà svuotato da professionisti presso le zone portuali attraverso pompe apposite. Se si è in mare aperto bisogna comunque seguire delle regole per non incorrere in pesanti multe. E’ infatti vietato smaltire i rifiuti dei servizi igienici in vicinanza di stabilimenti balneari. La Direttiva del Ministero dell’Ambiente del 2015 obbliga ai possessori di barche di scaricare i liquami trattati chimicamente oltre le 3 miglia e quelli non trattata a 15 miglia dalla costa. Le autorità marittime debbano disciplinare lo scarico dei rifiuti da parte delle imbarcazioni. Prima di tutto vanno separati i rifiuti solidi da quelli liquidi. Questi ultimi vanno trattati chimicamente per eliminare eventuali sostanze nocive all’ambiente. Sono estremamente pericolose per gli ecosistemi marini anche se potrebbe non sembrare.
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